Il Preziosissimo Sangue di Gesù: fonte di salute dell’anima e guarigione del cuore

Il Preziosissimo Sangue di Gesù è tesoro di vita, salvezza remissione di tutte le nostre colpe. Gesù, infatti, è venuto a dare tutto sé stesso per noi, donandosi fino all’ultima goccia di sangue.

Il suo Sangue, fu sparso dalle sue piaghe e dallo squarcio del Costato. Recita infatti Isaia, cap. 53 al versetto 5: “Per le sue piaghe siamo stati guariti”. 

Gesù porta la Croce
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Nel mese di luglio si ricorda proprio questa particolare devozione, molto sentita in alcuni ordini religiosi e tra grandi santi, come Caterina da Siena. Diceva infatti la Compatrona d’Italia e d’Europa: “Chi con la mano del libero arbitrio prende il Sangue di Cristo e lo applica al suo cuore, anche se è duro come diamante lo vedrà aprirsi al pentimento e all’amore”. E ancora: “Nella dottrina del Sangue di Gesù, io trovo dialogo con la Divina Provvidenza”.

Il Preziosissimo Sangue di Gesù nella storia 

Dal punto di vista storico, già anticamente era fervente la devozione al Preziosissimo Sangue. Dopo un lungo periodo nel corso del quale questa devozione fu più praticata, la venerazione al Sangue di Cristo rifiorì nella prima metà dell’ottocento, attorno a una presunta reliquia della Passione che si conservava nella Basilica di S.Nicola in Carcere, oggi S.Giuseppe a Capo le case. 

L’iniziatore fu don Francesco Albertini, vescovo promotore della Confraternita del Preziosissimo Sangue. Tra i vari propagatori di questa devozione, vi sono i nomi di S.Gaspare del Bufalo, fondatore dei Missionari del Preziosissimo Sangue, e di S.Maria De Mattias, che fondò le Suore Adoratrici del Sangue di Cristo. 

In tutta Italia e anche nel mondo, nacquero numerosi Istituti femminili dedicati al Sangue di Cristo, come le Suore del Preziosissimo Sangue, le Figlie della Carità del Prezioso Sangue, ed altre congregazioni situate a Honk Kong, in Sudafrica e negli USA. 

Il significato biblico del Sangue di Gesù 

Nella Bibbia, il sangue ha una connotazione molto importante, perché in esso, è spiegato, c’è l’essenza della vita. Alla vigilia della Pasqua ebraica, inoltre, gli israeliti usavano segnare con il sangue di un agnello gli stipiti delle porte delle loro case, ricordando la fuga dall’Egitto, e per chiedere a Dio la protezione dallo sterminio che colpì il popolo Egizio quella notte

Gesù è l’Agnello Immolato, venuto a scardinare la necessità di sacrifici e facendosi definitivamente, egli stesso, Sacrificio gradito a Dio per la salvezza degli uomini. Facendo ciò, Gesù non solo ha dato per noi tutto sé stesso, la sua vita e tutto il suo Preziosissimo Sangue, ma ha anche istituito il memoriale di salvezza che è l’Eucaristia, dove lui è vivo e presente e dove ci nutriamo del suo Corpo e del Suo Sangue salvifici. Il suo Sangue, in particolare, è la bevanda di salvezza per eccellenza, viatico per la vera vita, e il suo Corpo ne è l’alimento. 

Gesù stesso ci ha detto: “In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui(Gv 6, 53-56). 

Il Vangelo inoltre descrive come, nel Getsemani, Gesù trasudò sangue dalla fronte: “Entrato nella lotta, pregava più intensamente, e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadono a terra”. (Lc 22, 44). Questo fenomeno indica un dolore interiore inaudito, quello che provò Gesù in quel frangente davanti a tutte le nostre sofferenze e peccati. 

San Giovanni nella sua lettera esclama: “Egli è colui che è venuto con acqua e sangue, Gesù Cristo; non con l’acqua soltanto, ma con l’acqua e con il sangue. Ed è lo Spirito che dà testimonianza, perché lo Spirito è la verità” (1 Gv 5,6.8). 

Inoltre, nel Vangelo, è scritto che “uno dei soldati colpì il costato con la lancia e subito ne uscì sangue e acqua” (Gv 19,34). 

Sangue di Gesù
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Il significato del Preziosissimo Sangue di Gesù  

Ecco che l’Acqua ed il Sangue usciti dal Sacro Cuore di Gesù non sono semplicemente due fiotti fuoriusciti da un cuore sofferente, ma nell’ottica della salvezza rappresentano due sorgenti di purificazione e vivificazione. Gli stessi vengono rappresentati come raggi nell’Immagine di Gesù misericordioso, commissionata da Gesù a suor Faustina Kowalska. 

Diceva inoltre Gesù a Maria Valtorta, mistica italiana (Caserta, 14 marzo 1897 – Viareggio, 12 ottobre 1961): 

“L’Eucarestia è Carne, ma è anche Sangue. Eccomi nella veste di Sangue. Guarda come trasuda e sgorga in rivoli sul mio volto sfigurato, come scorre lungo il collo, sul torso, sulla veste, doppiamente rossa perché intrisa del mio Sangue. 

“Di questo Sangue che ho profuso tutto, sino all’ultima goccia, per l’Umanità, ben pochi ne sanno valutare il prezzo infinito e fruire dei meriti potentissimi. 

Ora Io chiedo a chi lo sa guardare e capire, di imitare Veronica ed asciugare col suo amore il Volto sanguinoso del suo Dio. Ora Io chiedo a chi mi ama di medicare con il suo amore le ferite che continuamente gli uomini mi fanno…”. 

Una preghiera per consacrarsi al Preziosissimo Sangue di Gesù 

È molto importante consacrarsi al Preziosissimo Sangue di Gesù, perché questo ci permette di offrire le nostre preghiere e le nostre azioni, a lode di quel Sangue divino, affinché ci liberi, ci purifichi e ci santifichi. È inoltre rifugio sicuro contro l’azione del demonio, che lo teme più di ogni cosa, perché sparso in sacrificio di redenzione per noi, contro il quale non può nulla.

A tal proposito si può recitare, quotidianamente, questa preghiera: 

“Eterno Padre, io ti offro per le mani purissime di Maria il Sangue che Gesù sparse con amore nella passione e ogni giorno offre nel sacrificio eucaristico. 
Unisco le preghiere, le azioni e le sofferenze mie di questo giorno secondo le intenzioni della Vittima Divina, in espiazione dei miei peccati, per la conversione dei peccatori, per le Anime del purgatorio e per i bisogni della santa Chiesa. In particolare te l’offro secondo le intenzioni del Sommo Pontefice”. 

A tale preghiera si può unire la recita frequente di questa giaculatoria:

“Eterno Padre, io ti offro il Sangue preziosissimo di Gesù Cristo in espiazione dei miei peccati, per i bisogni della santa Madre Chiesa e per la salvezza delle anime”.

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