Ricordiamo la Madonna dell’Umiltà, il cui dipinto trasudò sangue come segno di dolore per le contese nella comunità locale. Preghiamo ripercorrendo il fatto.
A Pistoia, il 17 luglio si ricorda la Festa della Madonna dell’Umiltà. Si tratta, infatti, della compatrona della città e della Diocesi.
Nel XV secolo, la città di Pistoia si vide sprofondare nella violenza e nello sconforto. Nella cittadina, infatti, prese vita un sanguinoso conflitto civile. In preda alla disperazione e alla paura, il 17 luglio 1490 un gruppo di persone si ritrovò a rifugiarsi nella cappella del santuario dove era contenuto il dipinto della Madonna dell’Umiltà.
In quel momento il sacerdote stava celebrando la Santa Messa, quando vide direzionarsi sul dipinto un forte raggio di sole. Dal volto della Vergine, raffigurato nell’immagine, gocce di un liquido rosso vermiglio scesero lungo tutto il corpo di Maria, fino ai piedi, e lasciando ampie strisce.
L’evento lasciò attoniti tutti i partecipanti alla celebrazione. Questa particolare secrezione durò per mesi. Un documento dell’epoca scrive infatti che in quella data “fu veduta questa immagine spargere sudore o vero liquore della sua Santa Testa alla similitudine d’acqua viva d’un limpido fonte e dall’una e dall’altra parte della fronte, e dall’una, che miracolosamente irrigava le sue vestimenta”.
I segni della lacrimazione della Vergine sono ancora oggi visibili sull’affresco. Tutta la città di Pistoia pregò intensamente per avvicinarsi a Lei, affinché accompagnasse tutta la popolazione nella strada del Signore.
Erano infatti l’ostinazione nell’odio e nella violenza che riempivano di tristezza il cuore della Mamma celeste. Così i pistoiesi fecero il giuramento comune di mantenere la pace e di invocare il perdono della Madonna, con la promessa solenne di costruire un santuario più grande.
Il miracolo fu attentamente esaminato da una commissione, che dichiarò l’autenticità del fatto assieme alle autorità civili.
O Santa Vergine Maria,
Madre di Dio e Madre nostra,
tu che sempre partecipi alle vicende dei tuoi figli,
Concedi l’umiltà e la mitezza ai nostri cuori
cosicché non incorriamo ancora in contese, giudizi, maldicenze
Donaci la tua pace
e fa che, sull’esempio di Gesù Cristo nostro Signore
possiamo vivere nella volontà del Padre,
sotto la tua materna e dolcissima protezione,
Amen
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