Preghiera a Maria, 10 febbraio. Straordinario: il Crocifisso parla a un monaco

Un bellissimo Santuario immerso nel verde nel cuore della splendida Sicilia rende omaggio alla Madre di Dio ed esprime la devozione sincera del popolo.

L’antica chiesetta è dedicata a San Michele Arcangelo, poi accade il prodigio del Crocifisso che parla al Monaco e da lì prende vigore la devozione alla Vergine Maria.

Madonna di Gibilmanna a Cafalù
Preghiera a Maria, 10 febbraio. Madonna di Gibilmanna a Cefalù (Photo web source)

Il santuario della Madonna di Gibilmanna conserva un’immagine della Madonna di origine orientale che si venerava in un antico monastero fondato da San Gregorio Magno. Questo monastero è andato distrutto già nel IX secolo, ma non la devozione del popolo che non ha mai smesso di recarsi in pellegrinaggio sulle rovine della chiesetta. La tradizione racconta che nel 1530 arrivano a Cefalù i Frati cappuccini.

Non passano molti anni che accade un fatto prodigioso.

È il giorno di Pasqua del 1534, imperversa una furiosa tempesta, una nave sta per naufragare, quando approda nel porto attiguo il borgo del Castello di Roccella. La nave trasporta una statua della Madonna. La notte della tempesta la Madonna è apparsa in sogno a un Frate Cappuccino che vive a Gibilmanna e gli dice di andare al porto per recuperare la statua, l’avrebbe trovata avvolta in una coperta di lana. Il desiderio della Vergine è che la statua sia condotta nella Chiesetta dei Frati. Appena sveglio il religioso corre al porto, trova la statua e la porta nel Convento.

Un nuovo prodigio

Passano gli anni. Giunge il 1576, precisamente il 10 febbraio un altro Frate durante la celebrazione della Santa Messa è protagonista di un’altra rivelazione. Questa volta è Gesù in persona a parlargli. Gli dice che la Terra di Cefalù è consacrata a Sua Madre e qualunque grazia sarebbe stata chiesta per sua intercessione, Lui l’avrebbe concessa.

Santuario Madonna di Gibilmanna
Santuario Madonna di Gibilmanna (photo web source)

Inoltre chiede al religioso di dipingere la sua immagine così come lo vede. L’uomo di Dio prontamente provvede e dipinge l’immagine di Gesù che ancora oggi possiamo ammirare nel Santuario. Nel corso del tempo i Frati si sono impegnati ad ampliare il Santuario perché il numero dei pellegrini è tale che il piccolo edificio non basta a contenerli. Nel Santuario più grande è collocata la statua miracolosamente ritrovata, il dipinto di Gesù ed è anche recuperato l’antico dipinto mariano che si fa risalire fino a san Gregorio Magno.

Col passare del tempo il santuario è diventato il cuore pulsante della spiritualità di Cefalù fino a far eleggere la Madonna di Gibilmanna a sua protettrice. La Festa si celebra in settembre, precisamente la prima domenica, ma il 10 febbraio si ricorda il sogno del Frate Cappuccino.

Il Santuario si trova a Cefalù in Via del Giubileo Magno LOCALITA’ GIBILMANNA  90015. per informazioni telefono 0921 421834 oppure gibilmanna.santuario@libero.it

Atto di affidamento a Maria Santissima di Gibilmanna

Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio,
o Santa Madre di Dio,

a te volgiamo lo sguardo
e
con fede ti proclamiamo: o gran Signura!

O gran Signura, che hai creduto con umiltà alla Parola del Signore:
insegnaci ad ascoltare la sua voce, a leggere questa storia,
e a vedere i segni della sua presenza in questo tempo di prova.

O gran Signura, che hai saputo riconoscere nella fede l’ora del tuo Figlio:
intercedi per noi e per le nostre famiglie,
per i giovani e i nostri anziani,
per i  lavoratori e i disoccupati,
per chi ci amministra e ci governa,
perché tutti sappiamo affrontare con responsabilità civile
e cristiana speranza questa ora di prova.

O gran Signura, che sei rimasta presso la Croce di tuo Figlio:
stai accanto a quanti soffrono,
ai medici e al personale sanitario che si prendono cura di loro,

 agli uomini e alle donne delle forze dell’ordine che ci custodiscono,

ai ricercatori scientifici che studiano le cure contro questo contagio.

Ecco le nostre anfore piene delle lacrime dell’Umanità;
presentale al tuo Figlio;
il tuo amore materno provochi ancora la sua carità

e il nostro Salvatore trasfigurerà i cuori di pietra in cuori di carne,
cambierà il lamento in danza.

Santa Madre di Dio, non disprezzare le suppliche
di noi che siamo nella prova.
e liberaci da ogni contagio e da ogni pericolo,

o Vergine gloriosa e benedetta.

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