Prega San Giuseppe e ottiene il miracolo della guarigione dalla malattia

Una visita inaspettata e poche semplici parole: “Sono il falegname del Monastero”, colmano di amore e di speranza il cuore della protagonista di questa straordinaria storia, suor Maria Geltrude di Gesù Nazareno.

san giuseppe
lalucedimaria.it

Sono tantissimi i fedeli che hanno riscoperto la figura di San Giuseppe anche grazie all’anno Giuseppino indetto da papa Francesco dall’8 dicembre 2020 all’8 dicembre 2021.

Gesù è stato cresciuto da Giuseppe come Maria, Dio lo ha scelto per formare la Sacra Famiglia. I Vangeli parlano poco di Giuseppe se non in un tempo limitato al prima e al dopo la nascita di Gesù. Ma questo è bastato per far sì che lui entrasse nel cuore di tutti noi, non solo come padre “sulla terra” di Gesù, ma anche come Patrono di tutte le famiglie.

Tanti sono i Santi che, nel corso dei secoli, a lui si sono rivolti o, verso di lui hanno avuto una grande devozione. Ma anche semplici fedeli e religiosi che, a proprio a San Giuseppe, hanno chiesto aiuto. La storia che stiamo per raccontarvi ora, ci narra di una suora che, verso Giuseppe, aveva una forte fede e una grande devozione.

Suor Maria Geltrude e la visita di San Giuseppe

Lei si chiamava suor Maria Geltrude di Gesù Nazareno e viveva nel monastero delle Clarisse a Tuscania, in provincia di Viterbo. Dopo tre anni dalla sua professione di fede, avvenuta nel 1868, si ammala di cancro. I medici non sanno più cosa fare per aiutarla a sopportare questo male. Era incurabile e la religiosa soffriva molto.

Quella mattina dell’8 marzo, mentre le altre sue consorelle erano alla Messa, lei, immobilizzata nel suo letto, vide la porta della sua stanza aprirsi ed entrare un uomo. Era solo, nessuno l’accompagnava, come stabiliva la regola del monastero. “Sono il falegname del Monastero” – disse e, prendendo una sedia lì vicino, si pose a sedere accanto al letto di Suor Maria Geltrude.

Che le succede?” – le chiese quell’uomo. Suor Maria gli rispose: “Dicono che ho una malattia grave e non si può fare nulla”. La risposta dell’ospite fu, per la religiosa, inaspettata: “Confidi in Dio”. Poi si alzò e andò via.

“Sono il falegname del monastero”

Lo stupore della suora fu tale che ci fu un particolare che le rimase impresso: aveva due occhi luminosi come le stelle e le mani bianche da non poter sembrare un falegname. Quando nella sua stanza arrivò la suora infermiera, vide una sedia fuori posto. Chiese a Suor Maria Geltrude chi mai fosse lì entrato, e lei raccontò della visita del “falegname del monastero”.

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La sedia del miracolo di San Giuseppe – photo: tuscia up (lalucedimaria.it)

La consorella rispose: “Il falegname? Ma nessuno può essere entrato, le chiavi del monastero le tiene la madre Badessa”. Ma Suor Maria era decisa: “Sì, e si è anche seduto qui e mi ha detto di confidare in Dio”. pensando si trattasse di un suo momento di delirio, la suora infermiera corse dalla Madre Badessa a raccontarle il fatto.

La Badessa sapeva che Suor Maria Geltrude era molto devota a San Giuseppe, tanto da pregarlo ardentemente durante tutta la sua malattia, chiedendo anche di esser guarita per una sua festa. Per questo, corse nella stanza dell’ammalata, prese le due sedie e si mise in ginocchio: “San Giuseppe, se veramente siete stato Voi a venire questa mattina, fatemi vedere in quale sedia vi siete seduto”.

Il miracolo della sedia che si muove

Ed ecco che una delle sedie iniziò a muoversi. La Madre Badessa e le altre consorelle videro il prodigio, abbracciarono la sedia e, piangendo, iniziarono a lodare Dio per la grazia che aveva concesso sia a Suor Maria Geltrude che all’intera comunità monastica.

La suora guarì e visse in ottima salute in una vita nascosta di preghiera e semplicità. Morì il Giovedì Santo dell’anno 1920.

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