Povia: Ecco come Padre Pio mi ha salvato

Giuseppe Povia è un cantautore che ha preso come impegno quello di diffondere ed informare gli italiani su temi importanti. Se anni addietro ha portato alla luce sul prestigioso palco di Sanremo la bellissima innocenza e purezza dei bambini e la scelta di vita di Luca di farsi una famiglia dopo un’adolescenza passata in difesa dei diritti degli omosessuali, adesso gira l’Italia in compagnia dell’avvocato Gianfranco Amato per portare uno spettacolo intitolato ‘Invertiamo la rotta. Contro la dittatura del pensiero unico’, denso di tematiche sociali scottanti ed attuali: teoria gender, utero in affitto, matrimonio egualitario, stepchild adoption, aborto, lezioni di educazione sessuale tese ad indottrinare i bambini e lezioni sul bullismo che si rivelano tutt’altro.

Lo scorso giovedì sera è andato in scena il primo spettacolo a Roma, nella Chiesa S. Maria Immacolata e San Vincenzo de Paoli di Tor Sapienza. Per l’occasione era presente la giornalista Silvia Lucchetti di ‘Aleteia’, la quale ha avuto l’occasione di intervistare Povia sul nuovo progetto e sulla decisione di “esportare” la fede insieme a Gianfranco Amato (promotore del FamilyDay degli ultimi due anni). Come sempre molto disponibile, Povia ha spiegato alla giornalista che il suo rapporto con la fede è cominciato ben prima dell’incontro con l’avvocato Amato:

“Io sono sempre stato vicino alla fede. Quando ero piccolino andavo in chiesa, mia mamma mi portava con lei e se non andavo a messa non potevo giocare a pallone. Allora prima messa e poi partita di calcio. Con il tempo crescendo, dopo il catechismo, mi sono allontanato, forse anche perché ascoltavo ma non capivo davvero. Verso i 24 anni ho cominciato a stare male, una grande depressione. Soffrivo di attacchi di panico, un’ansia terribile, ho avuto problemi di dipendenza e abuso di droga e alcol, e sono stato un anno e mezzo in una comunità di recupero facendo anche un cammino spirituale”.

Povia dunque confessa di aver perso la retta via. L’intervistatrice allora, sempre più incuriosita dal racconto, gli chiede quale fosse stato l’episodio che lo aveva riportato alla fede ed il cantante spiega che un giorno ha ricevuto un segnale da Padre Pio. Quel giorno Povia stava male, era ancora in preda ad attacchi di panico e pregava il rosario chiedendo a Dio di riuscire a tornare a casa sano e salvo, quello che accadde dopo, appena entrato nel palazzo, ebbe dell’incredibile e cambiò la sua percezione della fede:

“Quel giorno in tutto il palazzo hanno cominciato a vociferare che si sentiva il profumo di padre Pio. Venne un gruppo di signore a bussarmi alla porta per dirmi che c’era molto forte questo profumo di rose, un odore intenso che io non sentivo, mentre loro continuavano ad affermare che me lo sentivano addosso, che veniva da me e che era il profumo di padre Pio. Io piangevo. Non conoscevo padre Pio, pregavo soltanto il rosario. Ma da quel giorno, dopo aver ricevuto questo segno, non mi sono sentito più solo, ho cominciato a credere di più, mi sono avvicinato, la mia fede è cresciuta. È come una presa che se anche tu molli Lui ti tiene sempre”.

La sua esperienza di vita è stata fondamentale per la scelta di questa conferenza- concerto, perché ha capito che molte persone si sentono perse o non riescono ad avvertire Dio. Lui con la sua musica e le sue parole spera di informare e cambiare gli italiani, ormai subissati di impulsi uni direzionali.

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