È il nuovo Santo dei giovani, canonizzato solo qualche settimana fa. Carlo Acutis ha già conquistato il cuore di tantissimi e altrettanti sono coloro che chiedono la sua intercessione.

Quando pensiamo alle reliquie di un Santo, incrociamo quasi sempre qualcosa che è appartenuto al suo vestiario, un oggetto a lui legato e che lo ha portato alla santità e che ha avuto a che fare con la sua fede. Ma per Carlo, anche questa situazione è diversa.
Certo, non è stata ancora ufficialmente indicata come una sua reliquia, ma potrebbe diventarlo da un momento all’altro. Vediamo insieme di cosa si tratta.
La PlayStation di Carlo Acutis candidata a reliquia di secondo grado
Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati: due nomi che abbiamo imparato a conoscere nel corso di queste ultime settimane. Abbiamo approfondito le loro storie e, piano piano, sono entrati nei nostri cuori, quasi come fossero “persone di famiglia”, o che conosciamo direttamente.
E, in effetti, la loro vita è stata così: costellata di semplicità, di routine, ma con un pizzico di qualcosa in più che li ha portati ad entrare nella gloria del Paradiso. Una fede grade, una generosità ed una carità mai viste prima: insomma, davvero qualcosa d grande che a Dio è piaciuto più di qualsiasi altra cosa.
Il 7 settembre scorso, Papa Leone XIV li ha proclamati Santi e, da qual giorno, i giovani di tutto il mondo li invocano come Santi patroni. Anche loro sono entrati a far parte di quella grande schiera venerata dai fedeli. Sappiamo anche che, tutto ciò che è a loro appartenuto (oltre che il loro stesso corpo mortale) ora è considerato come reliquia.
Ponendo la nostra attenzione sul giovane Carlo Acutis: il suo corpo riposa nel Santuario della Spogliazione di Assisi, ma diverse sono le sue reliquie sparse per l’Italia e per il mondo. C’è un qualcosa, però, che forse in pochi hanno considerato e che potrebbe, presto, diventare proprio una sua reliquia: la sua PlayStation.
Il giovane santo era solito usarla con parsimonia
Sì, proprio il videogioco che, ancora oggi, abbiamo nelle nostre case. Carlo era un appassionato di computer e di videogiochi, ed è stato indicato come il primo Santo Millennial, quanto anche l’Influencer di Dio, per usare un termine vicino al linguaggio d’oggi. Al di la di quelle che sono le sue ciocche di capelli, il suo vestiario…anche la sua PlayStation potrebbe essere considerata una reliquia.

Aveva 8 anni quando fu regalata al piccolo Carlo ma già da allora, il concetto di parsimonia era stabile e fisso nella sua testa: giocarci solo un’ora a settimana. La discussione è ancora aperta se considerarla o meno una reliquia di secondo grado, così come affermerebbe la Chiesa.
Infatti, con il termine “secondo grado” si intende un oggetto personale del Santo, per esempio un libro, un diario, un capo di abbigliamento, un rosario, degli occhiali eccetera, che sono a lui appartenuti e che lui stesso ha usato e maneggiato.
Non è noto se la Santa Sede abbia preso in considerazione tale ipotesi ma, se pur dovrebbe, il tutto dovrà partire con un documento delle autorità ecclesiastiche preposte. Al momento, è da specificare, la PlayStation di Carlo resta legata alla sua famiglia.