La piccola mistica: cantava alla Madonna e parlava col suo Angelo

La storia che stiamo per raccontarvi è quella di una bambina e del suo amore smisurato per la Vergine Maria e per Gesù Eucarestia.

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La piccola Laura – photo web source

La piccola Laura è ancora piccola quando riceve, per la prima volta, l’Eucarestia. Erano in molti a dire che era presto, ma lei si innamora così tanto di Gesù che chiede di poterlo ricevere ogni giorno. Un vero e proprio donarsi a lui.

L’amore per Gesù fino alla fine

Laura è una bambina di soli 5 anni, ma già comprende cosa significhi l’amore verso Gesù e verso la Madonna. Tanto da raggiungerli in Paradiso pochi anni dopo. Era una bambina speciale che ha trascorso la sua vita insieme al suo Angelo Custode, a Gesù e a Maria. Ecco la sua storia.

Una bimba come tutte le altre che amava giocare, saltare ed arrampicarsi. Abitava in provincia di Padova, a Cervarese Santa Croce, un paese di 1000 abitanti, dove un po’ tutti la conoscevano. Laura è nata nel 1987. Ma fu quel 25 febbraio del 1990 che la sua vita, come quella della sua famiglia, cambiarono radicalmente.

La malattia di Laura a soli 2 anni

A seguito di una serie di esami medici, si scopre che Laura, a soli 2 anni, è affetta da un grave male. La paura, l’angoscia pervade i suoi genitori, ma non si perdono d’animo. Si recano al Santuario di San Leopoldo Mandic, chiedendo a lui protezione per la loro bambina. Sapevano, infatti che, non solo le cure mediche erano necessarie, ma anche quelle del cielo.

Lì, nel convento di Santa Croce (Padova), la mamma di Laura la accarezza con un lembo benedetto del saio del Santo, proprio nel punto esatto dove si era manifestata la malattia. Laura, a mani giunte, prega quel “nonno Poldo” affinchè l’aiuti e la guarisca.

Con questo gesto semplice, la piccola si affida al cielo ed affronta così la sua malattia. Un piccolo episodio che fa riflettere sulla grande devozione e sull’amore che Laura aveva per Gesù, è quello accaduto durante un’Adorazione Eucaristica.

Si avvicina e tocca l’Ostensorio

I suoi genitori l’avevano portata da un amico a Vago di Lavagno presso fratel Vittorino Faccia, discepolo diretto di san Giovanni Calabria. Qui, proprio durante l’esposizione del Santissimo Sacramento, Laura si avvicina al religioso e si fa accarezzare con l’Ostensorio sul viso malato. Tutti restano senza parole nel vedere come una creatura così piccola corra incontro a Gesù.

Il giorno dell’operazione per l’asportazione del tumore, per Laura, è giunto. Solo la mamma può accompagnarla in sala operatoria. La piccola è molto agitata. Ad un certo punto, i suoi gemiti s’arrestano e chiede: “Mamma, cantami l’Ave Maria!”. La donna, allora, intona soave e sorridente le strofe della preghiera. Grazie alla potente presenza della Vergine, Laura finalmente si addormenta.

Il suo amore per Gesù e per Maria, la piccola Laura lo manifesta anche in un altro episodio. È il primo agosto del 1994, la bimba è coricata a letto ormai da giorni per via dei forti dolori.

Il canto di Laura alla Madonna

Ad un tratto i familiari la sentono cantare a gran voce. Accorrono al suo capezzale, non riuscendo a capire come sia possibile che la bimba abbia voglia di cantare. Quando entrano trovano Laura come in estasi, mentre canta l’inno alla Madonna di Czestochowa, ripetendo sempre: “Lascia che io viva vicina a te!”.

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la piccola Laura – photo web source

Nonostante tutto, però, le condizioni di Laura si aggravano sempre di più. La mamma vuole assecondare il desiderio della piccola di ricevere per la prima volta Gesù Eucaristia. Laura ha sei anni. È il 6 luglio del 1994 quando il parroco riceve il permesso di anticipare questo giorno, sentito da Laura come fondamentale. Da quel momento, Laura vorrà ricevere Gesù Eucarestia ogni giorno.

Il 10 settembre, poi, accade qualcosa di insolito. Sono le quattro del mattino e Laura chiede di ricevere Gesù. La mamma e il papà pensano si tratti di un errore. La piccola ha, ormai perso la vista a causa della malattia e non riesce più a distinguere quando sia giorno e quando sia notte.

L’Eucarestia poche ore prima di morire

Viste le sue condizioni, il parroco le fa riceve l’Eucaristia in un frammento, su un cucchiaino, assieme a qualche goccia d’acqua. Qualche ora più tardi, infatti, le condizioni della bambina precipitano e la sera la situazione appare grave come mai prima.

La piccola respira a fatica ed il viso è una unica piaga dolorosa. Nonostante tutti siano sgomenti davanti a quel dolore, Laura appare serena, illuminata da una luce soprannaturale, abbandonata fiduciosa nelle mani di Dio.

Sarà proprio quell’11 settembre, quando la mamma, appoggiandole alla gola l’immagine di Padre Pio e, mentre prega per la sua Laura, la bimba esala l’ultimo respiro.

Fonte: lanuovabq

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ROSALIA GIGLIANO

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