Commuove e tocca profondamente il discorso di Erika, vedova di Charlie Kirk, da cui emerge una profonda fede che non si fa scalfire dal dolore.

Il dolore è tra i più strazianti: una moglie, Erika, ha appena perso suo giovane marito di 31 anni, il padre dei loro due piccoli bambini. E a questa sconfinata sofferenza per la perdita si aggiunge l’orrore della modalità in cui è avvenuta. Charlie Kirk, attivista americano che affermava mediaticamente e con dibattiti pubblici i valori cristiani è stato ucciso, mercoledì da un killer che gli ha sparato mentre lui stava tenendo un discorso in un campus universitario nello Utah.
Gli Stati Uniti sono in lutto, il presidente Trump ha insignito Kirk di un’importante onorificenza americana. Era un suo stretto sostenitore che ha collaborato attivamente alla sua ascesa alle ultime elezioni. Ma soprattutto Kirk era un giovane uomo profondamente credente in Cristo nella fede evangelica, un marito e un padre. La moglie Erika ha voluto fare un discorso accanto alla sua sedia vuota, quella dello studio di Turning Point USA, l’organizzazione fondata da Kirk per diffondere le idee per le quali è stato ucciso.
La fede di Erika, moglie di Charlie Kirk: “Il mondo è cattivo, ma Dio è buono”
Dopo un giorno di silenzio, in cui Erka Kirk ha mostrato un rosario dal finestrino dell’auto che la portava al seguito della bara di suo marito trasportato dallo Utah in Arizona, dove vivono, poi, in contemporanea al suo discorso ha espresso i suoi sentimenti in un post Instagram.

Se il gesto, di forte impatto, di mostrare il rosario a coloro che seguivano il carro funebre, è stato esplicativo della sua fede, molto di più esprimono le sue parole. “Il mondo è cattivo. Ma il nostro Salvatore, Nostro Signore, il nostro Dio, Lui è buono“, ha scritto Erika. “Non troverò mai le parole per il dolore della perdita che sento nel cuore, non ho la più pallida idea di cosa questo significhi, Dio lo sa, ma io no, e anche tu Charlie lo sai, lo so che lo sai, il mondo è pieno di male, ma Dio, ragazzi Dio è così buono, così incredibilmente buono. E noi sappiamo che tutto concorre al bene per coloro che amano Dio” è quello che ha detto anche nel suo discorso.
Lei è cattolica, sta facendo un dottorato in studi biblici, e pubblica abitualmente podcast con tematiche di fede. Il suo discorso è impregnato della sua fede, provata, certo, nel momento del massimo dolore della sua vita, ma che non toglie lo sguardo dal Signore e confida in Lui.
L’amore per la famiglia: non ideali ma vita vera vissuta
I valori che Charlie Kirk professava, la difesa della famiglia naturale, la lotta all’aborto, alle derive transgender e varie altre tematiche di carattere sociale e politico, non erano slegate dalla fede in Cristo. Parlava apertamente da cristiano, si professava tale senza esitazione e concretamente credeva e viveva da cristiano.

Dice Erika nel suo discorso: “Ogni giorno mi chiedeva: come posso servirti meglio? Come posso essere un padre migliore? Un padre migliore? Me lo chiedeva ogni giorno“. Il suo impegno era per questo, perchè le sue non erano parole vuote, ma nascevano da una fede profonda.
La giovane donna continua dicendo: “Charlie credeva che il disegno di Dio sul matrimonio e sulla famiglia fosse assolutamente perfetto, e così è. La sua gioia più grande era questa. Incontrava i giovani e diceva loro “sposatevi e fate figli” e lo diceva perché anche loro potessero fare esperienza di quello che lui aveva e tutt’ora ha. Desiderava che tutti sperimentassero il Paradiso già su questa terra sperimentando la gioia che deriva dal crescere una famiglia, è bellissimo“.
Un esempio che non muore
Charlie Kirk, che, evangelico, nutriva una grande stima per i cattolici, e aveva una venerazione per la Vergine Maria, come dichiarato da lui stesso in una recente intervista dello scorso luglio, spesso partecipava con la moglie alla messa cattolica.

“Uno dei suoi versetti biblici preferiti era “e voi mariti amate le vostre mogli come Cristo ha amato la Chiesa e ha dato la sua vita per lei”, ha raccontato Erika. L’esempio di Charlie Kirk non morirà, ne è certa la moglie che con forza si rivolge a tutti coloro che odiavano il marito e dice: “Avete ucciso Charlie perché predicava un messaggio di patriottismo, fede e dell’amore misericordioso di Dio, ma sappiate questo, se pensavate che la missione di mio marito fosse potente prima, non avete idea di cosa avete appena scatenato in tutto il paese e nel mondo“.
Intenzionata a portare avanti le lotte del marito incalza dicendo: “Il pianto di questa vedova riecheggerà per il mondo come un grido di battaglia“.