Il+percorso+dell%26%238217%3Banima+dopo+la+morte
lalucedimaria
/percorso-dellanima-la-morte/amp/

Il percorso dell’anima dopo la morte

Il credente sa che il corpo è solo il contenitore dell’anima immortale, che la vecchiaia e solo il segno inesorabile del tempo che ci conduce inevitabilmente ad un processo che nemmeno i non credenti possono ignorare: la morte. L’avvicinamento a questo processo viene vissuto in due differenti maniere, c’è chi sente il peso degli anni e comincia a temere che la sua esistenza stia volgendo al termine e chi, consapevole della vita eterna che lo attende, vive  questo momento con spensieratezza ed allegria.

 

A questa seconda tipologia di persone capita anche di avere una doppia sensazione, si percepiscono giovani nonostante la vecchiaia e si rendono conto di essere vecchi solo quando si guardano allo specchio, ma com’è possibile? I dolori, il cattivo funzionamento degli organi e degli arti non sono un messaggio sufficientemente chiaro? Per capire questo doppio processo bisognerebbe accogliere il concetto di anima: essa è immortale ed in quanto tale rimane sempre giovane, la percezione di giovinezza che questi soggetti percepiscono, quindi, non è legata al loro corpo ma alla loro anima che grazie ad un intensa vita interiore percepiscono con maggior vigore.

 

L’anima è ciò che ci rende vivi, che ci caratterizza e sebbene rimanga attaccata al nostro corpo finché una singola cellula rimane in vita, essa non si deteriora e non subisce il decorso del tempo, ma può anch’essa portare affanni e sofferenza, in che modo? Con i peccati. Dicevamo di coloro che percepiscono i loro anni come tali, che vedono in se solamente il dolore e la tristezza, anche in questo caso ciò che percepiscono è il dolore di un anima gravata di peccati.

 

Nel momento della morte del corpo, la forza divina riattiva la nostra anima, se questa è priva di peccati e candida vola come un razzo nell’alto dei cieli, se invece è gravata di peccati diviene trasfigurata, brutta e mantiene i dolori ed il peso degli anni mortali come se avesse ancora un corpo cadendo, infine, in un abisso sconfinato con il rimorso di non poter arrivare mai a Dio verso cui si tende naturalmente. C’è anche il caso in cui l’anima è tendenzialmente pulita, ma ha qualche piccola macchia (peccati di poco conto), in quel caso sente un leggero dolore, come se fosse ferita, ma dopo un periodo di riabilitazione in purgatorio è pronta a volare con le altre nell’alto dei cieli.

Redazione

Scritto da
Redazione

Recent Posts

  • Medjugorje

Don Marco racconta il segno ricevuto a Medjugorje: “L’Eucaristia cominciò a sobbalzare”

È accaduto prima dell’apparizione alla veggente Marija a Medjugorje: don Marco racconta di un grande…

1 ora fa
  • Novene

Medjugorje, Novena alla Regina della Pace: preghiera del primo giorno

Quest'anno ancora più sentitamente preghiamo la Novena alla Madonna di Medjugorje, in risposta all'invito della…

4 ore fa
  • Santi

Oggi 16 giugno sono i Santi Giulitta e Quirico: mamma e figlio testimoniano la fede

Madre e figlio, i santi Giulitta e Quirico sono martiri dei primi secoli del cristianesimo.…

7 ore fa
  • Il Vangelo del Giorno

Commento al Vangelo di oggi 16 giugno 2025: Mt 5,38-42

Meditiamo il Vangelo del 16 giugno 2025, iniziando la giornata con una profonda riflessione sulla…

8 ore fa
  • Preghiere

Preghiera del mattino del 16 Giugno 2025: “Illumina il mio cuore”

Il Lunedì è il giorno della devozione allo Spirito Santo. Invochiamo la sua potente presenza…

9 ore fa
  • Preghiere

Preghiera della sera 15 Giugno 2025: “Trasforma la mia vita”

“Trasforma la mia vita”. Con la preghiera della sera di oggi chiediamo alla Santissima Trinità…

18 ore fa