Perché è chiamata “La pronta ad ascoltare” ? | Il miracolo e la potente preghiera da rivolgerle

Una storia molto particolare perché questa immagine della Madonna, fu tenuta nell’oscurità per ben 500 anni, dal 1110, anno dell’inizio di questa vicenda prodigiosa. Solo i monaci le facevano compagnia, ma nessun’altro sapeva della sua esistenza o presenza.

La devozione a “Maria pronta ad ascoltare” si diffonde in Grecia in un monastero, ma piano piano si diffonde in tutta il Paese e oltre i confini.

Monastero di Dochiariou
Monastero di Dochiariou – photo web source

L’icona sacra del monastero

Un viaggio per l’Europa alla scoperta ed alla ricerca di luoghi dove la Madonna è stata presente e, ancora oggi è venerata in tutta la sua magnificenza. In questi posti, anche la storia delle icone a lei legata si fa interessante.

Guardare a Maria con occhi di misericordia, certi che, se innalziamo a lei la preghiera con fede vera e devozione sincera, non resterà inascoltata. Nel monastero Docheiriou, sulla costa occidentale nella penisola del Monte Athos, la Vergine si racconta che si trovava su di un affresco al di fuori delle mura del refettorio.

Come trovò il santo quella immagine

Si racconta che sia stato San Neophytos, colui che ha scritto la regola di vita di questo monastero, ad aver avuto questa immagine dipinta sul muro. Dopo ben 500 anni, il cuoco del monastero, mentre camminava con una torcia in mano, non si accorse che stava invadendo il refettorio di fumo. “Smettila di sporcare la mia icona con il fumo” – fu la voce che l’uomo sentì, senza sapere, però, da dove questa venisse.

Pensava ad uno scherzo, ma la voce continuò: “Monaco, indegno di questo nome! Andrai avanti ancora a lungo con noncuranza e senza vergogna annerendo mia immagine?”. Lo spavento da parte dell’uomo fu tale che, dopo il rimprovero ricevuto, si accorse di aver perso la vista.

Il monaco cuoco perde la vista perché l’aveva oltraggiata

Gli altri monaci, dopo aver nominato un nuovo responsabile alla mensa, posero una lampada votiva accanto al quadro della Vergine. Il monaco cieco vi si pose lì a pregare, notte e giorno, per settimane, chiedendo a Maria perdono, con sincere lacrime di pentimento. E a lui si unirono anche i suoi confratelli.

Quando una voce si udì di nuovo: “Monaco, la preghiera che mi hai rivolto è stata esaudita; sarai perdonato e riceverai la vista come prima. … D’ora in poi lascia che i monaci vengano a me per ogni loro esigenza, e subito mi rivolgerò a loro e a tutti i cristiani ortodossi che si avvicineranno con rispetto, perché io sono chiamata “la pronta ad ascoltare”.

Il monaco fu miracolato e l’icona della “madre pronta ad ascoltare” divenne, nel giro di poco tempo, meta di pellegrinaggi da tutto il circondario. Il passaggio al refettorio venne chiuso e dopo aver chiuso decorosamente anche il luogo dove prima c’era questa icona, l’immagine sacra fu, poi, posizionata alla destra di dove era prima, in una bella chiesa dedicata alla santissima Madre di Dio “colei che è pronta ad ascoltare.”

La preghiera, la guarigione dell’uomo e l’inizio della devozione

Da quel momento tutti i martedì e tutti i giovedì sera fu iniziata la recita dei Vespri. Dopo di essi si iniziò anche a celebrare un servizio speciale, una piccola processione cantata con l’icona miracolosa in ringraziamento alla Madre di Dio, per pregare per tutti i cristiani ortodossi e per la pace nel mondo intero.

All’immagine sacra di Maria, nel corso del tempo, sono stati attribuiti diversi miracoli: dai ciechi che riottengono la vista, dagli uomini salvati dalla prigionia.

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La preghiera

Ancora oggi preghiamo la “Madre pronta ad ascoltare” con questa orazione:

Vergine Santa,

Madre del Signore dell’Altissimo,

intercessore veloce, obbediente di tutti coloro che corrono da Te con fede!

Guarda dall’alto della tua maestà celeste,

a me l’oscena che cade sulla tua icona,

ascolta presto l’umile preghiera di me peccatore

e portala a tuo Figlio:

pregalo, lascia che la sua grazia divina

illumini la mia anima oscura

e pulisca la mia mente dai pensieri vani,

così calma il mio cuore sofferente e guarisci le sue ferite,

possa insegnarmi a fare buone azioni

e rafforzare il mio lavoro con paura,

possa perdonare tutto il male che ho fatto,

possa liberare il tormento eterno e non privarlo

del suo Regno celeste.

Amen

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