Per una riflessione sulla prima lettura del 29-09-17

Pillola del giorno venerdì 29-09-17

Dal libro del profeta Daniele
Dn 7,9-10.13-14

Io continuavo a guardare, quand’ecco furono collocati troni e un vegliardo si assise. La sua veste era candida come la neve e i capelli del suo capo erano candidi come la lana; il suo trono era come vampe di fuoco con le ruote come fuoco ardente. Un fiume di fuoco scorreva e usciva dinanzi a lui, mille migliaia lo servivano e diecimila miriadi lo assistevano. La corte sedette e i libri furono aperti. Guardando ancora nelle visioni notturne, ecco venire con le nubi del cielo uno simile a un figlio d’uomo; giunse fino al vegliardo e fu presentato a lui. Gli furono dati potere, gloria e regno; tutti i popoli, nazioni e lingue lo servivano: il suo potere è un potere eterno, che non finirà mai, e il suo regno non sarà mai distrutto.

In questa visione il profeta Daniele vede Dio nella su al maestà, circondato da santi e da angeli come una immensa corte. Figlio dell’uomo designa il messia, un uomo che supera misteriosamente la condizione umana, ma designa anche l’insieme del popolo di Dio, il regno degli angeli e dei santi che si raccoglie attorno al messia e ha in lui il suo capo.

Credo io negli Angeli e nel loro compito di messaggeri presso il genere umano? Mi affido con amore e devozione, senza superstizione, alla loro protezione?

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