
Ad imitazione di Cristo, il sacerdote (come anche gli altri Prelati, di ogni ordine e grado) è colui che accompagna teneramente il fedele, alla comprensione e all’attuazione della Parola di Dio.
Un gran folla seguiva Gesù, aspettando di sentire i suoi insegnamenti, di essere guarita da infermità e malefici, di essere sorretta nella prova: “Gesù non apre un ufficio di consulenze spirituali con un cartello “Il profeta riceve lunedì, mercoledì, venerdì dalle 3 alle 6. L’entrata costa tanto o, se volete, potete dare un’offerta”. No, non fa così, Gesù. Neppure Gesù aprì uno studio medico con il cartello “Gli ammalati vengono tal giorno, tal giorno, tal giorno e saranno guariti”.
Gesù, invece, è sempre a disposizione del popolo, bisognoso di un suo gesto, di un suo sguardo, “A Gesù piace uscire incontro alle difficoltà, quando lo chiede la gente”.
E Papa Francesco afferma che lo faceva con tenerezza assoluta, anche quando veniva “stretto”, “toccato”. Lo sottolinea anche l’evangelista Marco, che usa, più volte, questi termini.
Il popolo dei devoti di quest’epoca, quello affamato di Verità, che ha necessità di essere risanato nel corpo e nello spirito, fa altrettanto, ma sta al sacerdote occuparsene nella giusta modalità, come fece Cristo.
Antonella Sanicanti