Papa Francesco ha incontrato, come di consuetudine, i fedeli in piazza S.Pietro.
L’udienza del mercoledi incentrata sulla figura dello Spirito Santo.
“Lo Spirito Santo fa crescere la chiesa ed è artefice della sua comunione. La aiuta ad andare al di là dei limiti, al di là degli scandali”. Con queste parole, papa Francesco ha salutato i fedeli riuniti per l’udienza generale ed ha incentrato la sua lectio sulla Pentecoste e la discesa dello Spirito Santo, festa liturgica celebrata qualche domenica fa.
“Oggi necessitiamo di una nuova Pentecoste per testimoniare la potenza dell’amore che richiama alla vita tutto ciò che incontra. Lo spirito santo è l’artista della riconciliazione, colui che ci da il potere di fraternizzare, di creare armonia nelle diversità” – ha detto Francesco.
La sua lectio di oggi riprende ancora gli Atti degli Apostoli, ma in particolare cosa è successo nell’animo degli apostoli e di Maria riuniti nel Cenacolo quando è disceso lo spirito santo: “Sono rimasti sorpresi dall’irruzione di Dio nella loro vita. Anche noi dovremmo esserlo ogni volta che invochiamo lo spirito santo. Un’irruzione potente, che non tollera il chiuso. Un incendio, un fuoco d’amore che, da quel momento ha infiammato la chiesa. La parola di Dio non è più incida su tavole di pietra, ma nei cuori degli Apostoli che escono ad annunciare la buona novella rivelata loro da Gesù. E’ questo il linguaggio della verità e dell’amore” – continua papa Francesco.
“Lo spirito santo è l’artefice della comunione, è l’artista della riconciliazione che abbatte tutte le barriere, comprese quelle dei non credenti. Fa crescere la chiesa aiutandola ad andare al di là dei limiti umani, al di là dei peccati e di qualsiasi scandalo. Dio ci attira a se con il suo amore, ci coinvolge, fa in modo che noi muoviamo la storia” – conclude il pontefice.
Prima di congedarsi, papa Francesco invoca lo spirito santo affinchè “in ognuno di noi ci sia sempre una nuova pentecoste”.
ROSALIA GIGLIANO
Fonte: vaticannews.va
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