«Papa Francesco è informato e partecipa al dolore e all’orrore per questa violenza assurda, con la condanna più radicale di ogni forma di odio e la preghiera per le persone colpite».
«È una nuova notizia terribile – prosegue padre Lombardi -, che si aggiunge purtroppo ad una serie di violenze che in questi giorni ci hanno già sconvolto, creando immenso dolore e preoccupazione». «Seguiamo la situazione e attendiamo ulteriori informazioni per comprendere meglio ciò che è avvenuto. Siamo particolarmente colpiti – afferma padre Lombardi – perché questa violenza orribile è avvenuta in una chiesa, un luogo sacro in cui si annuncia l’amore di Dio, con la barbara uccisione di un sacerdote e il coinvolgimento dei fedeli. Siamo vicini alla Chiesa in Francia, alla arcidiocesi di Rouen, alla comunità colpita, al popolo francese».
«Grido a Dio, con tutti gli uomini di buona volontà. E oso invitare anche i non credenti a unirsi a questo grido». Inizia così il messaggio di dolore scritto dall’arcivescovo di Rouen, monsignor Dominique Lebrun, a poche ore dalla strage di questa mattina che ha colpito nella sua diocesi la piccola chiesa di Saint-Etienne du Rouvray.
«Con i giovani della Gmg – scrive il vescovo – preghiamo come abbiamo pregato sulla tomba di padre Popiulusko a Varsavia assassinato sotto il regime comunista». Il vicario generale, padre Philippe Maheut, si è recato sul posto fin dai primi momenti della tragedia. Il vescovo assicura: «Sarò questa sera nella mia diocesi con i familiari e con la comunità parrocchiale sotto choc».
Ed aggiunge: «La Chiesa cattolica non può lasciarsi andare alle lacrime, ma si unisce in preghiera e continua a lavorare per la fraternità tra gli uomin. Lascio qui centinaia di giovani che sono l’avvenire dell’umanità, quella vera. Domando loro di non arrendersi alle violenze e di diventare apostoli della civiltà dell’amore».
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