Papa Francesco: Niente comunione ai politici favorevoli all’aborto

 

Come dichiarato dal Monsignor Santiago Silva, Presidente della Conferenza Episcopale cilena, e da Monsignor Fernando Ramos, segretario generale, a ‘El Mercurio’, durante la visita della delegazione vescovile cilena al Vaticano sono stati trattati diversi argomenti rilevanti per la pastorale della Diocesi cilena e quella generale della Chiesa Cattolica.

Se per quanto riguarda la Conferenza Episcopale cilena si è parlato principalmente della depenalizzazione dell’aborto nel paese sudamericano e delle unioni omosessuali, ci si è poi soffermati sull’annosa questione dell’Amoris Laetitia. Sul primo punto il Pontefice, spiega Ramos, è stato molto chiaro non esistono depenalizzazioni sull’aborto, anzi ha detto: “L’aborto è sempre un omicidio e non è possibile confonderlo con una pratica medica accettata per salvare una vita”.

Papa Francesco ha successivamente espresso un giudizio duro su quei politici cattolici che si espongono in favore e votano leggi pro aborto, dicendo: “Essi non possono ricevere la comunione” e “non devono continuare a commettere peccato”. Parlando sempre della situazione della diocesi cilena il Papa ha spiegato come non sia possibile concedere l’ordinazione agli uomini sposati e come la diocesi debba assumere una linea chiara sui temi caldi: omosessualità, aborto, contraccezione.

Il discorso si è spostato infine sull’Amoris Laetitia’ e sulle finalità di questo sinodo. Papa Francesco ha spiegato come la sua intenzione non fosse di concedere a tutti i divorziati la comunione, ma di offrire una mano d’aiuto a coloro che sentono il bisogno del perdono di Dio. Poi per fare comprendere meglio da quale base è partita la sua decisione ha raccontato un episodio personale: “Ho un nipote che ha sposato una divorziata, buona, cattolica, e la Domenica la Messa quando il prete lo confessa dice: ‘So che non può assolvermi, ma mi dia la sua benedizione”.

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