Papa Francesco: il mondo ha bisogno di misericordia, mai condannare l’altro

schermata-2016-09-22-alle-10-02-26

Il cristiano deve sempre perdonare, “l’amore misericordioso” è “l’unica via da percorrere”. E’ quanto affermato da Francesco all’udienza generale in Piazza San Pietro, dopo aver salutato un gruppo di malati in Aula Paolo VI. Il Papa ha quindi avvertito che giudicare l’altro è sbagliato perché la condanna “disprezza la misericordia di Dio”. Il servizio di Alessandro Gisotti:

“Siate Misericordiosi come il Padre”. Papa Francesco ha preso spunto dal motto del Giubileo per sottolineare che quando Gesù ci chiede di essere misericordiosi “come il Padre, non pensa alla quantità” ma chiede ai suoi discepoli di “diventare segno, canali, testimoni della sua misericordia”. La Chiesa, ha ribadito, “non può che essere sacramento della misericordia di Dio nel mondo, in ogni tempo e verso tutta l’umanità”.

Tutti abbiamo bisogno del perdono di Dio e tutti dobbiamo perdonare
Ma cosa significa dunque essere misericordiosi per un cristiano, si chiede il Papa? La misericordia, osserva Francesco, “si esprime anzitutto nel perdono”:

“Il cristiano deve perdonare! Ma perché? Perché è stato perdonato. Tutti noi che stiamo qui, oggi, in piazza, tutti noi, siamo stati perdonati. Nessuno di noi, nella sua vita, non ha avuto bisogno del perdono di Dio. E perché noi siamo stati perdonati, dobbiamo perdonare”.

Condannare il fratello è disprezzare la misericordia di Dio
Bisogna “perdonare le offese – ha ripreso – perdonare tante cose, perché noi siamo stati perdonati” per tanti peccati. “Se Dio ha perdonato me – si domanda il Papa – perché non devo perdonare gli altri? Sono più grande di Dio?”:

“Giudicare e condannare il fratello che pecca è sbagliato. Non perché non si voglia riconoscere il peccato, ma perché condannare il peccatore spezza il legame di fraternità con lui e disprezza la misericordia di Dio, che invece non vuole rinunciare a nessuno dei suoi figli. Non abbiamo il potere di condannare il nostro fratello che sbaglia, non siamo al di sopra di lui: abbiamo piuttosto il dovere di recuperarlo alla dignità di figlio del Padre e di accompagnarlo nel suo cammino di conversione.

L’amore misericordioso è l’unica via da percorrere
“Perdonare è il primo pilastro – ha detto – donare è il secondo pilastro”. Ed ha osservato che Dio dona “ben al di là dei nostri meriti, ma sarà ancora più generoso con quanti qui in terra saranno stati generosi”:

“L’amore misericordioso è perciò l’unica via da percorrere. Quanto bisogno abbiamo tutti di essere un po’ più misericordiosi, di non sparlare degli altri, di non giudicare, di non “spiumare” gli altri con le critiche, con le invidie, con le gelosie. No! Perdonare, essere misericordiosi, vivere la nostra vita nell’amore e donare”.

Abbiate un cuore pieno di amore, non un cuore di pietra
La carità, ha detto, “permette ai discepoli di Gesù di non perdere l’identità ricevuta da Lui, e di riconoscersi come figli dello stesso Padre”. E ancora, ha esortato i pellegrini a non dimenticarsi del binomio “perdono e dono” che alimenta la misericordia:

“Così il cuore si allarga, si allarga nell’amore. Invece l’egoismo, la rabbia, fa il cuore piccolo, piccolo, piccolo, piccolo e si indurisce come una pietra. Cosa preferite voi? Un cuore di pietra? Vi domando, rispondete: [rispondono: “No!”] Non sento bene… [rispondono: “No!”] Un cuore pieno di amore? [rispondono: “Sì!”] Se preferite un cuore pieno di amore, siate misericordiosi!”

Al momento dei saluti ai pellegrini, il Papa ha rivolto un pensiero speciale ai pellegrini turchi, presenti in Piazza San Pietro, e in particolare i fedeli della arcidiocesi di Smirne, guidati dal loro pastore mons. Lorenzo Piretto. “Cari fratelli e sorelle – ha detto il Papa – questa esperienza di grazia vi aiuti a rimanere sempre saldi nella fede e a testimoniare il vangelo della misericordia nella vita di tutti i giorni”.

fonte: radiovaticana

Impostazioni privacy