Papa Francesco a Pasqua: “Basta guerre nel mondo”

Il messaggio Urbi et Orbi di Papa Francesco

Nel giorno della resurrezione, Francesco fa a tutti una richiesta particolare.

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“Non vi siano ponti o muri, indifferenze o ingiustizie nel mondo”

Il messaggio Urbi et Orbi

Nel tradizionale messaggio di Pasqua ai fedeli riuniti in piazza S.Pietro, Papa Francesco ha voluto continuare sullo stesso filone ed argomento della via Crucis del venerdì santo: “La resurrezione di Cristo è principio di una vita nuova per ogni uomo, e il vero rinnovamento parte sempre dal cuore. La pasqua è l’inizio del nuovo mondo, liberato alla schiavitù del peccato”.

Il pensiero ai popoli martoriati dalle guerre

Le parole di Francesco sono, in particolare, rivolte a coloro che sono nella prova, affinchè la speranza non le abbandoni: una particolare attenzione il santo padre l’ha rivolta ai martoriati popoli della Siria: “E’ il momento di rinnovare l’impegno per una soluzione politica che risponda alle aspirazioni di libertà e pace e si favorisca un rientro sicuro nelle case, in particolare per i popoli della Siria”. Lo sguardo del Papa è concentrato proprio sul medio Oriente: “Un pensiero lo rivolgo alle popolazioni dello Yemen, specialmente ai bambini, stremati dalla fame e dalla guerra. La luce pasquale allevi loro le sofferenze”.

Un pensiero rivolto a tutte le nazioni in guerra, a tutti i popoli martoriati dalla fame e da ogni serie di ingiustizie: dall’Africa, al Sudan, alla Nigeria, sino alle zone dell’Europa dell’Est, in particolare l’Ucraina. Ma una preghiera anche per il popolo venezuelano, perché “il Signore doni a quanti hanno responsabilità politiche di adoperarsi per porre fine alle ingiustizie sociali, agli abusi, alle violenze”.

Il commosso messaggio alle popolazioni dello Sri Lanka

Un messaggio, anche, alle popolazioni dello Sri Lanka, colpite dagli attentati alle chiese proprio nel giorno di Pasqua. Francesco, con voce colpita, ha rivolto il suo messaggio di pace anche a coloro che, proprio nel giorno della luce di Cristo, hanno trovato la morte nei loro luoghi di preghiera.

ROSALIA GIGLIANO

Fonte: vaticannews.va

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