Non è la prima vola che il pontefice rivolge il proprio pensiero alle vittime dei trafficanti di esseri umani. Quello più importante risale sicuramente all’ultima esortazione apostolica ‘Gaudete et Exultate‘ in cui il Santo Padre elogia la lotta in difesa della vita non ancora formata (quella del movimento pro vita) ma chiede allo stesso modo che si presti attenzione a chi nel mondo c’è già e vive in condizioni di indigenza: “Ugualmente sacra è la vita dei poveri che sono già nati, che si dibattono nella miseria, nell’abbandono, nell’esclusione, nella tratta di persone, nell’eutanasia nascosta dei malati e degli anziani privati di cura, nelle nuove forme di schiavitù, e in ogni forma di scarto”.
Il medesimo messaggio è contenuto nell’esortazione finale presente nella lettera inviata all’arcivescovo Adams, in cui si legge che Dio possa aprirci gli occhi e permetterci di vedere “La terribile miseria” in cui vivono coloro che, attraverso la tratta di esseri umani, sono privati della dignità oltre che della libertà, così da poter ascoltare senza indugio il loro “Grido d’aiuto”.
Luca Scapatello
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