Il papa riceve i donatori: “Donare organi lenisce la sofferenza di Dio”

Cosa ha detto papa Francesco sulla donazione di organi?

Il Santo Padre l’ha definita un gesto di grande altruismo ed un dono verso Dio che soffre.

è un dono per dio che soffre
(Getty Images)

Papa Francesco riceve i volontari dell’Aido

Il Santo Padre nei giorni scorsi si è reso protagonista di un gesto di grande carità cristiana, quando si è umilmente inginocchiato ai piedi dei leader del Sud Sudan. Quel gesto era una preghiera a questi uomini di rimanere in pace, per evitare sofferenza al popolo. Questa mattina papa Francesco ha parlato di un altro gesto d’altruismo: la donazione degli organi.

Questa, infatti, permette ai malati di migliorare le proprie condizioni di vita ed in alcuni casi è l’unico strumento per evitare una morte certa. Il discorso sulla donazione degli organi è stato affrontato in occasione della visita di 400 volontari dell’Aido, accolti nella Sala Clementina del palazzo Apostolica. Dopo averli salutati ed aver reso omaggio alla presidente dell’Associazione Italiana Donatori di Organi, il pontefice ha spiegato che la donazione è una responsabilità sociale e un gesto di grande altruismo.

Papa Francesco: “Donare organi, responsabilità sociale e gesto di fraternità”

Il primo aspetto che ha sottolineato papa Bergoglio è come ancora oggi la donazione organi sia fondamentale per salvare vite: “Gli sviluppi della medicina dei trapianti hanno reso possibile donare dopo la morte, e in certi casi anche in vita, degli organi per salvare altre vite umane”. Ma la donazione di organi non è solo funzionale, è anche un atto di altruismo, di apertura verso il prossimo. A tal proposito infatti invita i fedeli a vederla come: “Un’offerta al Signore, il quale si è identificato con quanti soffrono a causa della malattia, di incidenti stradali o di infortuni sul lavoro”.

Vista l’importanza della donazione sia da un punto di vista sanitario che umano, papa Francesco invita dunque alla continua promozione. Alimentare la cultura della donazione, infatti favorirà: “Questa offerta di una parte del proprio corpo, senza rischio o conseguenze sproporzionate, nella donazione da vivente, e di tutti gli organi dopo la propria morte”. L’ultimo aspetto che ha sottolineato il pontefice, prima di congedare i volontari, è stata la necessità che la donazione rimanga un gesto gratuito, poiché: “Ogni forma di mercificazione del corpo o di una sua parte è contraria alla dignità umana”.

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Luca Scapatello

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