Papa Francesco: la speranza ha bisogno di coraggio.

Un incontro particolare quello che Papa Francesco ha avuto con i membri del Corpo Diplomatico: “Riaffermo uno sguardo di speranza”.

Papa Francesco - pace

Tanti, troppi i conflitti aperti nel mondo: Papa Francesco pone la sua attenzione su quello fra Iran e Usa: “Addentriamoci con speranza nel tempo”.

Papa Francesco: “Lo sguardo di speranza”

Un discorso particolare, senza mezzi termini, quello che il Santo Padre ha tenuto durante l’incontro con il Corpo Diplomatico: “Riaffermo uno sguardo di speranza anche nell’affrontare quei drammi che attraversano il mondo”. Parole incentrate sui troppi conflitti aperti nelle varie Nazioni del mondo, ai quali si deve porre fine, per il bene dell’umanità.

È con speranza che dobbiamo addentrarci nel tempo che ci attende. La speranza esige realismo e che si chiamino i problemi per nome. Anche se il nuovo anno non sembra essere costellato da segni incoraggianti, quanto piuttosto da un inasprirsi di tensioni e violenze, non si può smettere di sperare” – ha detto loro Francesco.

“Non possiamo smettere di sperare”

La speranza: la parola centrale dell’intero discorso di Francesco: “È proprio alla luce di queste circostanze che non possiamo smettere di sperare. E sperare esige coraggio. Esige la consapevolezza che il male, la sofferenza e la morte non prevarranno e che anche le questioni più complesse possono e devono essere affrontate e risolte. La speranza è la virtù che ci mette in cammino, ci dà le ali per andare avanti, perfino quando gli ostacoli sembrano insormontabili”.

“La Chiesa pellegrina di pace nel mondo”

Il Pontefice spiega, anche, come la Santa Sede operi per il mantenimento della pace nel mondo: “La pace e lo sviluppo umano integrale sono infatti l’obiettivo principale della Santa Sede nell’ambito del suo impegno diplomatico. Ad essa sono orientati gli sforzi della Segreteria di Stato e dei Dicasteri della Curia Romana, come pure quelli dei Rappresentanti Pontifici. Li ringrazio per la dedizione con cui compiono la duplice missione loro affidata di rappresentare il Papa sia presso le Chiese locali sia presso i vostri Governi”.

Tante sono le ferite gravi, nel mondo e per l’umanità, provocate dall’uomo e anche da alcuni membri del clero: “La Santa Sede rinnova il suo impegno affinché si faccia luce sugli abusi compiuti e si assicuri la protezione dei minori, attraverso un ampio spettro di norme. Siano affrontati questi casi nell’ambito del diritto canonico e attraverso la collaborazione con le autorità civili, a livello locale e internazionale.

Di fronte a così gravi ferite, risulta tuttavia ancora più urgente che gli adulti non abdichino al compito educativo che compete loro, anzi si facciano carico di tale impegno con maggior zelo per condurre i giovani alla maturità spirituale, umana e sociale”.

Madonna guerra Iran Usa attacco

Papa Francesco: “Prego per la fine delle tensioni fra Iran e Usa”

Il mondo sta cambiando” – afferma il Papa – “ma segnali preoccupanti giungono dall’intera regione, in seguito all’innalzarsi della tensione fra l’Iran e gli Stati Uniti e che rischiano anzitutto di mettere a dura prova il lento processo di ricostruzione dell’Iraq. Rinnovo dunque il mio appello perché tutte le parti interessate evitino un innalzamento dello scontro e mantengano accesa la fiamma del dialogo e dell’autocontrollo, nel pieno rispetto della legalità internazionale”.

La pace: l’auspicio e l’augurio che Papa Francesco vuol portare, come pellegrino, nei cuori di tutti, di tutte le Nazioni, in tutto il mondo.

ROSALIA GIGLIANO

Fonte: vaticannews.va

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