Papa Francesco ci pone davanti a una domanda: “Noi crediamo veramente in Cristo Gesù?”. La risposta nella sua meditazione.
Come Gesù spiegava le vicende della vita ai suoi Apostoli, così anche noi dobbiamo metterci all’ascolto della Parola. Lo dice Papa Francesco.
Papa Francesco pone l’attenzione sul punto cruciale della venuta di Gesù sulla terra: “Arriviamo al punto cruciale in cui Gesù, dopo aver verificato che Pietro e gli altri undici avevano creduto in Lui come Messia e Figlio di Dio, «cominciò a spiegare [loro] che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto, venire ucciso e risorgere il terzo giorno». E’ un momento critico in cui emerge il contrasto tra il modo di pensare di Gesù e quello dei discepoli”.
Il Papa ci spiega come gli Apostoli erano contrari al fatto che Cristo dovesse essere ucciso a Gerusalemme: “Pietro addirittura si sente in dovere di rimproverare il Maestro, perché non può attribuire al Messia una fine così ignobile. Allora Gesù, a sua volta, rimprovera duramente Pietro, lo rimette in riga, perché non pensa «secondo Dio, ma secondo gli uomini» e senza accorgersene fa la parte di satana, il tentatore.
Noi cristiani viviamo nel mondo, pienamente inseriti nella realtà sociale e culturale del nostro tempo, ed è giusto così; ma questo comporta il rischio che diventiamo mondani, il rischio che il sale perda il sapore, come direbbe Gesù, cioè che il cristiano si annacqui, perda la carica di novità che gli viene dal Signore e dallo Spirito Santo”.
Come vivere, allora, l’essere cristiani? “Invece dovrebbe essere il contrario: quando nei cristiani rimane viva la forza del Vangelo, essa può trasformare i criteri di giudizio, i valori determinanti, i punti di interesse, le linee di pensiero, le fonti ispiratrici e i modelli di vita. E’ triste trovare cristiani annacquati, che sembrano il vino allungato, e non si sa se sono cristiani o mondani, come il vino allungato non si sa se è vino o acqua! E’ triste, questo” – conclude Francesco.
Il nostro essere cristiani sia conforme, sempre, alle parole del Vangelo.
ROSALIA GIGLIANO
Fonte: w2.vatican.va
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