Papa Francesco sta parlando con le vittime degli abusi

Papa Francesco sta parlando con le vittime degli abusi
Papa Francesco

Papa Francesco sta parlando con le vittime degli abusi e, anche all’inizio del mese prossimo, incontrerà 5 preti, che hanno subito violenze fisiche e psicologiche.
Si tratta di persone che provengono dal Cile, toccati dalle prepotenze di Monsignor Fernando Karadima, della parrocchia del Sagrado Corazón de Providencia.
Ora, Papa Francesco, volendo dimostrare loro di sostenerli nel lungo e difficile cammino di riabilitazione, alla fiducia nel prossimo e nella chiesa, li ospiterà, per qualche giorno a Casa Santa Marta

Essi, in Cile, aveva già seguito la missione speciale di Monsignor Charles Scicluna e di Monsignor Jordi Bertomeu, lo scorso Febbraio.
Papa Francesco vuole ascoltare il loro dolore, essere informato sulla difficile situazione che hanno dovuto affrontare e che sta avendo ripercussioni anche giuridiche sul loro vessatore, che ha macchiato la chiesa di una gravissima colpa.
Così, sabato 2 Giugno, il Papa celebrerà una Messa a Casa Santa Marta, a cui seguiranno dei dialoghi a quattrocchi con i suoi ospiti.

Papa Francesco chiede a tutti di pregare, per questa difficile situazione, davanti alla quale la chiesa deve essere unita e decisa.
Quello di Monsignor Fernando Karadima è stato un caso difficile e dibattuto, ma emblematico per ribadire il senso di giustizia della Santa Sede e della chiesa universale.
Inizialmente, molte delle vittime che lo denunciarono non furono credute, poiché si trattata di un personaggio che aveva operato -apparentemente- per il bene della nazione e per lungo tempo e godeva già di una sorta di fama di santità.

Poi lo scandalo e la verità, la condanna, tanto che anche l’Arcivescovo emerito di Santiago del Cile, Monsignor Francisco Javier Errazuriz, chiese scusa alle vittime, perché nel 2004 si era mostrato scettico alle loro testimonianze: “Adesso capisco che soprattutto le due prime persone che accusarono, vedendo che tutto rimaneva sospeso, provarono una grandissima sofferenza. Una sofferenza che io non avrei voluto causare e per la quale chiedo perdono”.

Antonella Sanicanti

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