Libano, il papa: “Chiesa dedicata a Giovanni XXIII testimoni la pace”

Perché la nuova chiesa costruita in Libano è stata dedicata a papa Giovanni XXIII?

Si tratta di un omaggio dovuto a Roncalli che 65 anni prima aveva incoronato Maria Regina del Libano.

"Chiesa dedicata a Giovanni XXIII sia testimonianza di pace"
(Getty Images)

Inaugurata la chiesa libanese con dedica a Giovanni XXIII, il papa: “Siate testimonianza di pace”

Nei giorni scorsi monsignor Santo Marcianò ha tenuto la prima omelia dalla nuova chiesa costruita a Shama (Libano). In quella occasione ha dedicato ufficialmente il nuovo luogo di culto a Giovanni XXII e a Maria Decor Carmeli. La dedica al pontefice non è casuale, proprio papa Roncalli aveva inaugurato 65 anni prima un percorso di unione tra fedeli cristiani, musulmani e sciiti, un’esperienza di comunione e pace a cui si aggiungeva l’incoronazione di Maria Regina del Libano.

Data l’importanza storica e sociale di questa chiesa costruita da fedeli cristiani, musulmani, sunniti e sciiti, papa Francesco ha voluto omaggiare questo esempio di collaborazione con una benedizione. Lo ha fatto attraverso un telegramma a firma del segretario di Stato Pietro Parolin in cui si legge: “l nuovo luogo di culto sia un costante richiamo a incontrare il Signore nell’intimità della preghiera per testimoniarlo nella vita quotidiana, diventando testimoni di pace e di fraternità”. Quindi aggiunge che con un pensiero benaugurate e con apprezzamento (per quanto compiuto): “Assicura un orante ricordo e volentieri invia una speciale benedizione apostolica”.

Monsignor Marcianò: “Papa Giovanni XXIII torna ad educare i nostri cuori”

La figura di papa Giovanni XXIII è stata ampiamente presente nell’omelia di monsignor Marcianò, il quale ha ricordato ai presenti come questo sia stato cappellano militare e nunzio apostolico in Oriente. Proprio l’importanza storica ricoperta in quella zona del mondo da Roncalli è lo stimolo necessario per chi oggi lo sostituisce a continuare la sua opera di pace e convivenza, motivo per cui il celebrante ha dichiarato: “Oggi Papa Giovanni ritorna in Libano da santo e patrono dell’esercito italiano. Il Papa della pace viene in questa sua casa e vuole farci comprendere quanta responsabilità di pace sia affidata alle forze armate”, quindi ha aggiunto che per i missionari e per tutti gli uomini di fede Giovanni XXIII è tornato per “Educare i cuori”.

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Luca Scapatello

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