Vangelo di oggi 22 Ottobre 2022: Lc 13,1-9 | Video commento

Ascoltiamo il Vangelo di sabato 22 ottobre 2022, di cui vi proponiamo uno spunto di riflessione: “Se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo”. “Tutti noi abbiamo bisogno di convertirci. Dio ha pazienza e ci offre la possibilità di cambiare. La possibilità della conversione non è illimitata; perciò è necessario coglierla subito”. S. Giovanni Paolo … Leggi tutto

Don Pino Puglisi | Ecco come riusciva a rendere felici i giovani

Don Puglisi ha lasciato un segno tangibile, nel cuore della Chiesa in chi lo ha conosciuto, come questo ragazzo che grazie a lui ha trovato la sua missione nella vita. 

Ha donato una testimonianza forte e certa a tantissime persone che, ancora oggi lo ricordano con affetto e devozione.

Don Pino Puglisi | Ecco come riusciva a rendere felici i giovani
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Don Pino Puglisi: il martire del nostro secolo

Era “il parrino che dava fastidio”: così la criminalità lo definiva e, allo stesso tempo, aveva già deciso di condannarlo a morte. Lui, don Giuseppe Puglisi: quello che salvava i bambini dalle grinfie della mafia, quello che contrastava chi voleva ridurre il quartiere Brancaccio, nella sua Palermo, a un covo di criminalità, quello che ha donato la sua vita sapendo che nulla di tutto ciò che aveva fatto era stato vano.

Don Pino è, per la chiesa, un martire. Ma è anche un uomo che ha dato voce a chi voce non l’aveva. E questo è stato, fra l’altro, uno degli insegnamenti più grandi che ha lasciato a tutti i suoi ragazzi e giovani. La sua voce continua a scorrere, non solo a Palermo, ma in tutti coloro che, ogni giorno lo invocano e chiedono la sua protezione.

Non solo di coloro che hanno vissuto con don Pino, ma anche di tutti quelli che hanno fatto delle sue parole e dei suoi insegnamenti una sorta di regola di vita. La testimonianza che stiamo per raccontarvi è quella di Francesco Deliziosi, che è stato studente di don Pino Puglisi.

Capiva il carisma dei ragazzi e li aiutava a realizzarlo

Padre Pino Puglisi era come un missionario. Era andato a Brancaccio per portare il Vangelo. I mafiosi non l’hanno riconosciuto come un sacerdote che campa e fa campare, hanno capito che, invece, era davvero pericoloso e per questo lo hanno ucciso” – con queste parole, Francesco inizia il suo viaggio – racconto in memoria di questo sacerdote martire.

L’attenzione di Francesco si pone, in particolare, sulla testimonianza data da don Pino su cosa fosse, per lui, il Vangelo: “Non era un libro da tenere nel cassetto per don Pino […] era la fonte della sua energia”. E i ragazzi, in particolare i suoi studenti del Ginnasio, questo l’avevano capito. Il sacerdote insegnava religione e Francesco l’ha conosciuto quando aveva 14 anni.

Don Pino aveva un solo scopo per tuti i ragazzi che incontrava, alunni e non: invitarli ad uscire dall’indifferenza e dall’apatia che li circondava, perchè ognuno aveva una vocazione nella vita. Ognuno sentiva dentro di se di saper e voler fare qualcosa. Francesco racconta, anche, che Don Pino riuscì a individuare il suo carisma di giornalista e lo invitò a farlo con rettitudine, “sentendo il dovere di un mestiere che non è come gli altri”.

Aiutava a scoprire il proprio talento

Cercava di aiutare i ragazzi a capire cosa era più giusto e necessario per loro, insegnando loro a vivere, non solo in funzione della realizzazione di loro stessi e delle proprie ambizioni (che, di certo, anche quelle sono importanti), ma anche con lo sguardo rivolto verso gli altri.

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Quegli altri, specie quelli che avevano bisogno, che molto spesso non avevano nessuno con cui parlare, se non la malavita che, invece, tappava loro la voce. Don Pino era proprio a queste persone che dava voce: il suo sguardo, il suo esserci, il suo dare ascolto. Questo è ciò che dava fastidio…ma con il quale è riuscito a salvare molte vite.

I giovani guardavano a Don Pino come esempio

Un sacerdote che ha aiutato tanti ragazzi a trovare la propria vocazione. Ma c’è un qualcosa che, in pochi, conoscono di don Pino. Il suo aver salvato, come raccontano anche testimonianze raccolte, tanti ragazzi e ragazze dal suicidio, soprattutto come conseguenza della depressione: “Don Pino li ha salvati, li ha ascoltati, li ha accolti attraverso un percorso di vita spirituale. Questi erano i miracoli di Padre Puglisi” – spiega.

Raccontare, raccogliere i suoi scritti per darne testimonianza a tutti coloro che sarebbero venuti poi, non solo per ricordare chi era don Pino. Questo è quello che Francesco, con il suo lavoro di giornalista, ha fatto, cominciando già a raccogliere testimonianze e scritti subito dopo la morte del sacerdote.

Da lì ne è nato un libro: Pino Puglisi, il prete che fece tremare la mafia con un sorriso.

Il sacerdote del sorriso

Il sorriso: sì, quella era l’unica arma di don Pino davanti a tanta crudeltà: “Il Vangelo di Gesù veniva pienamente, da lui, rappresentato in questo sorriso”. Quel sorriso che, anche stando al racconto del medico legale che effettuò l’autopsia sul corpo di don Pino, si è sempre ricomposto. Un sorriso che è rimasto sempre, e che dal suo volto mai iù è sparito.

Perché don Pino fu ucciso? “Lo fecero tacere perché strappava i bambini dalla strada con la sua voce sacerdotale che dava fastidio. Perché portava gli adulti al centro “Padre Nostro” (quello da lui fondato a Brancaccio, ndr), perché sottraeva anche il consenso alla mafia” – conclude.

Per chi volesse ascoltare, dalla viva voce di Francesco Deliziosi, la sua testimonianza, ecco il video.

Lino Banfi dopo 60 anni è ancora innamorato di sua moglie | E spiega il perché

La testimonianza davvero speciale del noto personaggio televisivo, ci aiuta a comprendere cosa sta alla base di una coppia unita e affiatata. 

Lino Banfi rivela il segreto del suo matrimonio che dura da più di 60 anni è ancora innamorato di sua moglie.

Lino Banfi dopo 60 anni è ancora innamorato di sua moglie | E spiega il perché
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Lino Banfi: un matrimonio saldo

È una delle domande che più interroga in tanti, sposarsi conviene oppure no? Nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia sempre? La cultura di oggi purtroppo ci pone davanti un modello di matrimonio poco avvincente. La coppia convive, “prova” a stare insieme 24 ore su 24, prima di compiere il grande passo.

La bellezza dell’unione, sancita davanti a Dio col sacramento del matrimonio, che nessuno potrà più separare, è una scelta in controtendenza che spaventa molte coppie e che talvolta non hanno il coraggio di osare.

Ecco allora una testimonianza vera, forte, di chi sta insieme da tutta una vita e che, anche dopo 60 anni di matrimonio e 10 anni di fidanzamento, riesce ancora a dire: “Io amo mio marito” “Io amo mia moglie”. A parlarcene è un noto personaggio, Lino Banfi, il “nonno Libero” d’Italia.

L’attore pugliese, sposato da più di mezzo secolo con sua moglie Lucia, in un video, spiega quale sia uno dei segreti per un matrimonio duraturo e felice. Parte dal concetto di armonia di coppia: “Com’è che regge tanto il tuo matrimonio, mi chiedono tutti. Dopo 60 anni di matrimonio, 10 di fidanzamento. Perché quest’unione così ferrea?”.

Lino Banfi dopo 60 anni è ancora innamorato di sua moglie | E spiega il perché
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“Io e mia moglie: due muratori”

Una risposta precisa quanto particolare è quella che Banfi dà: “Perché io e mia moglie siamo due muratori. Non costruttori, non ingegneri, non geometri, ma muratori. Abbiamo costruito insieme la nostra casa e abbiamo usato materiali di prima qualità”.

In che senso la parola muratori? “Abbiamo usato materiali come ferro, stagno, calcestruzzo…la nostra casa è antisismica. Possiamo durare anche altri 20, 30 anni di matrimonio. Tanto i tempi supplementari ci sono” – spiega.

Una metafora speciale, che sta a significare che la coppia si crea piano piano, fondandosi su basi solide, su cui appoggiarsi per tutto il resto della vita. Ma se queste non ci sono, la coppia viene spazzata via, al primo soffio di vento un po’ più forte.

Il matrimonio cristiano, si avvale non solo dell’amore di un uomo e una donna, ma di quello di Dio. Non solo un rapporto fra i due, marito e moglie, ma l’unione con Cristo che aiuta, sorregge la coppia specie nelle difficoltà della vita. E Lino Banfi ne è un esempio, da credente e praticante quale è.

Lino Banfi ha dato l’avvio, con questa sua testimonianza, alla XV Campagna Nazionale di Promozione dell’armonia di coppia di AAF – Associazione Aiuto Famiglia, aderente al Forum delle Associazioni Familiari. Un’attenzione particolare che viene data alle coppie e al loro stare insieme, grazie all’aiuto anche di 300 psicologi, dal 1 ottobre a 30 novembre, con un check up sull’intesa di coppia, come racconta Famiglia Cristiana.

Ascoltiamo, dalla viva voce di Lino Banfi, la sua piccola ma significativa testimonianza.

Video: Associazione Aiuto Famiglia ODV

La notizia a sorpresa: Papa Francesco ritorna a casa

Non manca di sorprenderci Francesco da quando è salito sul soglio pontificio, e così è anche con quest’ultima notizia.  Non mancherà l’incontro con l’intera città che lo aspetta da tempo a braccia aperte. Papa Francesco va ad Asti Nonostante il suo nome, che è un mix fra l’argentino e l’italiano, non dobbiamo dimenticare che Papa Francesco ha … Leggi tutto

Oggi 20 ottobre: Santa Maria Bertilla Boscardin | Irradia tanto amore intorno a sé

Si dedicò con tutta se stessa alla cura dei malati, che assisteva con amore nel fisico e nello spirito. Continuò a irradiare speranza anche nella sofferenza e nell’umiliazione ricercando un’unione sempre più profonda col Signore. Anna Francesca (suo nome al secolo) Boscardin nasce nel 1888 in provincia di Vicenza, figlia di contadini. Frequenta alcune classi … Leggi tutto

Papa Francesco | Quali sono i pensieri negativi che ci allontanano da noi stessi?

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Oggi 19 ottobre: Beato Jerzy Popiełuszko | “Vincere il male con il bene” era il suo motto

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