Quando ci fu il terremoto a San Giovanni Rotondo, Padre Pio “Dormì nell’orto per giorni”

Padre Raffaele narra di quella volta in cui Padre Pio fu costretto a dormire nell’orto in seguito ad uno sciame sismico verificatosi nel Gargano.

(Websource/Archivio)

Il Santo di Pietrelcina non si sentiva sicuro all’interno della struttura che era stata lesionata dal terremoto e non vi ritornò finché non fu sistemata.

Il forte terremoto del 1930

Nel corso della sua permanenza a San Giovanni Rotondo, Padre Pio ha vissuto sulla propria pelle la paura del terremoto. Una delle volte in cui è stato svegliato nella notte da un sisma risale al 22 luglio del 1930, nella notte di Santa Maddalena. La scossa è stata talmente forte da far tremare tutto il convento ed i frati sono usciti nell’orto per timore che la struttura potesse crollare. A raccontare l’accaduto è Padre Raffaele, il quale spiega come alcuni rimasero bloccati nella cella perché non trovavano le chiavi e gli altri invece erano in stato di shock senza sapere cosa fare.

Ultimo ad uscire nell’orto fu Padre Pio, il quale cercò di infondere coraggio ai proprio confratelli invitandoli alla preghiera: “Si stette così fermi decisi per una decina di minuti, ma disse Padre Pio: ‘che facciamo qua? Andiamo piuttosto in coro a dire Te Deum di ringraziamento al nostro Signore’. Così si fece; e restati lì ancora un po’ in preghiera, tornammo a riposare. Egli cercava di rincorar noi, ma nello stesso tempo risentiva dello spavento ricevuto”. Nonostante anch’egli avesse provato paura, il suo primo istinto è stato quello di aiutare gli altri.

Sciame sismico del ’48, Padre Pio dorme nell’orto per giorni

Il secondo episodio che racconta Padre Raffaele risale al 1948, quando la zona fu colpita da uno sciame sismico durato dal 18 al 21 agosto. Ecco la descrizione della prima notte, quella della scossa più forte: “Verso le ore 22 quando tutti eravamo nella propria stanza, chi a riposare e chi a sbrigare qualche faccenda, ecco che una forte scossa ondulatoria e sussultoria scuote tutto il convento, che sembrava volesse crollare. Tutti ci guardammo fuori, nell’orto, non escluso il superiore Padre Agostino, che tentava a camminare”.Passato un po’ di tempo la maggior parte dei frati tornò nelle proprie camere, ma non Padre Pio, che rimase a dormire nell’orto con altri due. Solo la mattina dopo si scopri che il terremoto aveva danneggiato le volte delle loro stanze. Insomma in caso di un’altra scossa c’era il rischio che il tetto gli crollasse addosso.

Le scosse continuarono fino al 21 agosto, e a causa di queste anche la volta della chiesa venne danneggiata. Per quasi 20 giorni il Santo decise di dormire all’aperto: “Padre Pio più non tornò a dormire dentro; col permesso del superiore Padre Agostino, restò sempre all’aperto con fratelli laici Giuseppe da Cerignola a Corrado Da Tora questuante. Si adagiarono nell’orto, e propriamente sotto il muretto, dove è il gioco delle bocce”. A causa dei dolori, dopo 20 giorni Padre Pio venne convinto a dormire all’interno della Chiesa, ma non tornò nella sua stanza finché non venne restaurata del tutto.

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Luca Scapatello

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