La rivelazione di Padre Pio sulla misteriosa presenza nella Santa Casa di Loreto

Il Santo di Pietrelcina esclamava che se fosse entrato un solo istante nella Santa Casa, per la grande emozione ne sarebbe morto: un’affermazione davvero forte che racchiudeva una ragione. 

Ecco la storia e l’importanza del luogo dove Maria è stata toccata da una grazia straordinaria: l’annunciazione dell’Angelo Gabriele.

Madonna di Loreto Padre Pio
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La tradizione vuole che la casa di Maria Santissima fu traslata in modo soprannaturale da Nazareth a Loreto, dove ora sorge un mirabile santuario meta di numerosissimi pellegrini, fonte di innumerevoli grazie concesse dalla Madonna. Motivo per cui la piccola cittadina marchigiana sede del Santuario è considerata la “Lourdes” italiana.

Padre Pio e la sua devozione alla Madonna di Loreto

Padre Pio, era infinitamente devoto a Maria, ed era solito esprimere una sentita ammirazione e rispetto per questo particolare luogo, tanto da arrivare a dire che sarebbe morto addirittura dall’emozione se fosse entrato nella Santa Casa.

Ma quell’era la ragione di un tale coinvolgimento del Santo di Pietrelcina? 

Padre Pio non si recò mai a Loreto, ma verso la Santa Casa nutrì sempre una grande devozione. Un suo figlio spirituale, un giorno, gli chiese se la Casa di Loreto fosse veramente quella in cui si era compito il mistero dell’Incarnazione nel seno dell’Immacolata.

Lasciando da parte tutte le possibili indagini e soluzioni, padre Pio disse solamente: “Se entrassi un solo istante in quella Casa, per la grande emozione ne morirei”.

E aggiunse: “A Lourdes la Madonna è apparsa, ma a Loreto passeggia nella Santa Casa”.

Alcune fonti, come quelle narrate da Padre Remigio da Cavedine, cappuccino, e custode della Santa Casa di Loreto, riportano che egli stesso, dopo la morte del Santo, lo avrebbe visto presente in spirito al momento della recita del Rosario, che rimaneva lì per tutto il tempo della preghiera.

I Papi e il loro legame con la Casa di Loreto

Nel Santuario di Loreto si ricorda, in particolare, il mistero dell’Incarnazione. Lì, in quella semplice dimora, “il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi”. Sull’altare della piccola Chiesa è infatti incisa la scritta: “Hic Verbum caro factum est”.

Fu papa Paolo II nel 1468 a costruire attorno alla chiesa il grandioso santuario, che in breve diventò, come proclamato da papa Giovanni Paolo II, il “cuore mariano della cristianità”.

“Quello Lauretano è un Santuario mirabile” scriveva papa Giovanni Paolo II. “In esso è inscritta la trentennale esperienza di condivisione, che Gesù fece con Maria e Giuseppe. Attraverso questo mistero umano e divino, nella casa di Nazareth è come inscritta la storia di tutti gli uomini, poiché ogni uomo è legato ad una ‘casa’, dove nasce, lavora, riposa, incontra gli altri e la storia di ogni uomo, è segnata in modo particolare da una casa: la casa della sua infanzia, dei suoi primi passi nella vita. […] La storia di ogni uomo, in un certo senso, passa attraverso quella casa…”.

Papa Benedetto XV ha proclamato la Beata Vergine di Loreto “Patrona principale presso Dio di tutti gli aeronautici”, proprio perché la tradizione indica come la traslazione della Santa Casa avvenne per vie aerea.

Il 7 ottobre 2019 Papa Francesco ha inserito la memoria facoltativa della Beata Maria Vergine di Loreto nel Calendario Romano il 10 dicembre, il giorno in cui vi è grande festa nella città lauretana, nelle Marche, che hanno per patrona proprio la Beata Vergine di Loreto.

Preghiera alla Beata Vergine di Loreto

O Maria, Vergine immacolata,
per la tua Santa Casa
che gli angeli trasportarono sull’ameno colle di Loreto,
rivolgi il tuo sguardo benigno su di noi.
Per le Sacre Mura ove nascesti e vivesti fanciulla
nella preghiera e nell’amore più sublime;
per le pareti fortunate che udirono il saluto dell’Angelo
che ti chiamava: “Benedetta fra tutte le donne
e che ci ricordano l’incarnazione del Verbo
nel tuo purissimo seno;
per la Santa Casa ove vivesti con Gesù e Giuseppe
e che nel corso dei secoli fu meta ardentemente desiderata
dei Santi che si stimarono fortunati
imprimere ardenti baci sulle tue sacre mura,
concedici le grazie che umilmente ti chiediamo
e dopo quest’esilio la fortuna di venire a ripeterti in cielo
il saluto dell’Angelo: “Ave Maria”.
Amen.

Ave Maria…

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