“Gli insegnamenti che si partono dalla grotta”, sono innumerevoli. Anche se il Natale è passato, riflettiamoci ancora un po’, insieme a Padre Pio.
Padre Pio da Pietrelcina è probabilmente il Santo più conosciuto della nostra epoca. Di lui si parla in tutto il mondo e, da tutto il mondo, i pellegrinaggi verso San Giovanni Rotondo, al Convento che conserva le sue spoglie mortali, sono inarrestabili.
A lui si attribuiscono molti miracoli; di lui si è tanto discusso. Durante la sua vita terrena, soffrì molto, a causa dei segni della Passione che lo accompagnarono per gran parte della sua vita e che non smettevano di sanguinare.
Il Padre di Pietrelcina, però, soffrì molto anche per il rifiuto iniziale della Chiesa che, attraverso il Sant’Uffizio (oggi Congregazione per la Dottrina della Fede) si rifiutava di credere alle manifestazioni mistiche che lo riguardavano. Col tempo, tutto si chiarì e Giovanni Paolo II, eletto Papa, sciolse ogni rimanente dubbio, spingendo avanti la sua causa di canonizzazione.
Dagli scritti di Padre Pio
“Quali e quanti non sono, o cristiani, gli insegnamenti che si partono dalla grotta di Betlemme! Oh come deve sentirsi acceso il cuore di amore per colui che tutto tenerezza si è fatto per noi!”.
Cosa ci ha insegnato il Bambin Gesù? Cosa ci ha dimostrato, rivelandosi nudo e indifeso, come un bambino appena nato, il nostro Signore Gesù? Anche se il Natale è alle spalle, la sua venuta nel mondo si rinnova costantemente, nei cuori dei fedeli e di coloro che comprendono l’immenso amore che il Creatore dona alle sue creature, ogni santo giorno della loro terrena esistenza ed oltre.
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Antonella Sanicanti
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