Padre Pio parlava spesso di ciò che accade in Purgatorio, alle anime che si trovano in quel luogo, tanto che, a molti fedeli, aveva indicato di pregare per i parenti defunti, perché potessero presto passare oltre.
Un giorno, fu fermato da una signora di Cerignola, in provincia di Foggia, che voleva saperne di più. Il suo nome era C. Birulli e voleva assolutamente aver un’idea del Purgatorio.
Padre Pio disse: “Figlia mia, le anime del purgatorio vorrebbero gettarsi in una sorgente di fuoco terreno, perché per loro sarebbe come una sorgente di acqua fresca”.
E la signora C. Birulli non fu la sola a voler avere un’idea del Purgatorio.
Disse questo per spiegare quanto sia importante che noi, da qui, offriamo preghiere e Sante Messe in suffragio dei defunti, al fine di risollevarli dalle pene del Purgatorio, e quanto sia altrettanto valida la preghiera delle anime del Purgatorio, che intercedono presso Dio per noi, perché la loro sofferenza ha il solo scopo di avvicinarli a Dio, essendo in una sorta di corsia preferenziale.
Anche un’altra persona chiese a Padre Pio: “Padre, come posso soffrire il Purgatorio qui sulla terra in modo da poter andare, poi, direttamente in Paradiso?”.
Antonella Sanicanti
Segui tutte le nostre News anche attraverso il nuovo servizio di Google News, CLICCA QUI