Padre Jozo: festeggia 80 anni il grande testimone di Medjugorje

Oggi, nel giorno del suo compleanno e onomastico, facciamo tanti auguri a Padre Jozo Zovko, parroco di Medjugorje all’inizio delle apparizioni. 

Padre Jozo
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Fra Jozo Zovko è nato il 19 marzo 1941 a Uzarici – Sirokj Brijeg, nei pressi di Mostar, provincia della Bosnia Erzegovina. Proveniente da una famiglia contadina numerosa dove si coltivava la vocazione religiosa, Padre Jozo studia a Sarajevo, Lubjana e Graz, in Austria. Viene ordinato sacerdote nel 1967.

È assai noto per via della sua storia personale strettamente legata a quella di Medjugorje e dei sei veggenti (Marija, Mirjana, Ivanka, Vicka, Ivan e Jakov) che dal 1981 affermano di vedere la Madonna. Padre Jozo ha avuto infatti il compito di monitorare i primi mesi delle apparizioni.

Padre Jozo non credette da subito ai veggenti

Ma il sacerdote non crede da subito a ciò che riferiscono i veggenti. Lo stesso Padre Jozo afferma, durante una catechesi del 1996:

“I veggenti sono venuti da me e mi hanno detto: “Padre, noi vediamo la Madonna.” Ma io non ho creduto. Chi poteva credere ad una cosa simile? Però non li ho rifiutati. Ho detto: “ Bene, andiamo a parlare”. Ho parlato tutto il sabato pomeriggio con ciascuno di loro, a quattr’occhi e ho registrato tutto quanto ci siamo detti.

E poi, ho riascoltato la registrazione per tutta la notte. Ma che cosa ho ascoltato? Niente, perché non ero aperto ad ascoltare. I veggenti pieni di entusiasmo mi hanno raccontato la loro esperienza, ma io ero sempre più triste e non vedevo, perché pensavo che fossero stati i comunisti ad organizzare tutto per screditare la Chiesa…”

Quella Croce sulla montagna

Ricorda poi, in una catechesi del Sabato Santo del 1999:

“All’inizio delle apparizioni a Medjugorje Lei (la Madonna) ha fatto segni stupendi e indimenticabili con la croce che è posta in cima al monte Kricevac. Nella prima domenica di Giugno, alle otto e mezzo di mattina, un uomo mi ha chiamato e mi ha detto: ‘Guarda Padre sulla montagna della Croce!’ Ho guardato e l’ho vista piena di luce e da questa luce usciva la Madre.

Abbiamo sentito nel profondo del nostro cuore queste parole che anche ieri ha detto Cristo prima di morire: ‘Ecco la tua madre’. Allora, anche per noi risuona: ‘Ecco la tua madre’. Tutti noi quella domenica mattina abbiamo visto lo stesso: la Madre sotto la croce. Dopo pochi e forti avvenimenti reali, segni fortissimi, abbiamo visto di nuovo la croce del monte mostrata con un grande messaggio ‘Mir’.

Usciva dalla parte sinistra della croce, dal braccio sinistro e stava scritto Pace, Mir. Con lettere ardenti usciva dalla croce. Tutti noi ci siamo inginocchiati e nessuno aveva il coraggio di alzare gli occhi verso la montagna o correre via, scappare. Nessuno aveva idea di cosa fare, siamo rimasti scioccati”.

Cosa accadde per credere

Più volte Padre Jozo e i veggenti hanno raccontato l’episodio che aveva dato inizio alla sua adesione nei confronti delle apparizioni. Si trovava in chiesa a pregare, era un tardo pomeriggio. Stava incessantemente chiedendo al Signore di aiutarlo a capire il significato di quello che stava accadendo, e se davvero Maria Santissima appariva nella sua parrocchia.

“All’improvviso” racconta P. Jozo “ho sentito una voce che mi diceva ‘Va e salva i ragazzi!’ Subito mi sono alzato dalla panca e sono corso fuori. Verso di me correvano i veggenti e mi hanno detto ‘Aiutaci, la polizia ci sta cercando!’ Li ho portati in canonica e li ho nascosti. E’ arrivata la polizia e mi ha chiesto se avessi visto i ragazzi. Io ho detto che erano andati verso la canonica e i poliziotti se ne sono andati”

Quello che ci fu di decisivo fu l’incontro con Maria, una sera mentre era in chiesa a Medjugorje, durante la preghiera del rosario con molti fedeli giunti paesi vicini, su invito di Jakov, uno dei sei veggenti.

“Mentre pregavamo il rosario, molti fra di noi hanno visto la Madonna venire dal fondo della chiesa verso l’altare…”

La carcerazione

A quel punto Padre Jozo crederà: per questo le autorità cercheranno un pretesto per incarcerarlo. Durante un’omelia in cui parlava dei quarant’anni di Esodo degli israeliti nel deserto, i comunisti lo accusano di volersi riferire ai loro quarant’anni di prepotenze in Jugoslavia.

Inizia allora la sua carcerazione che doveva essere di tre anni e poi è stata ridotta a 18 mesi: gli tolgono la Bibbia e la possibilità di celebrare la Santa Messa, poi viene ridotto in fin di vita, a causa delle torture ricevute. Viene rilasciato dopo più di un anno e allontanato da Medjugorje, costretto a tacere sulle rivelazioni di quel luogo.

Padre Jozo è stato poi in servizio presso il Santuario di Široki Brijeg per 17 anni, dove ha accolto migliaia e migliaia di pellegrini provenenti da ogni parte del mondo. Si è occupato inoltre delle adozioni a distanza, dell’accoglienza educativa di orfani di guerra, di giovani bisognosi.

Dopo di che, è stato trasferito a Zagabria presso la Parrocchia della Beata Vergine Maria Immacolata, e nel periodo estivo, si ritira a Badija, un piccolo isolotto della Croazia.

Considerato da tanti un “Nuovo Mosè”, perché fu lui per primo a guidare e a proteggere i veggenti, allora giovanissimi, che volevano portare avanti il messaggio di salvezza della Regina della Pace per il mondo.

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Elisa Pallotta

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