Padre Gabriele Amorth: “L’ultimo partigiano di Dio”

Paolo Vizzacchero è un laico che per moltissimo tempo è stato a fianco del noto sacerdote esorcista, padre Gabriele Amorth.

Paolo Vizzacchero
Paolo Vizzacchero

Paolo è un ausiliare esorcista, dunque ha avuto un ruolo importantissimo nel sostenere il sacerdote con la preghiera, durante i combattimenti spirituali e nel difficile compito di liberare le anime dei fedeli dagli attacchi demoniaci. Racconta a “La Luce di Maria” di aver scritto un libro, che spiega il suo incontro con padre Amorth e tanti episodi che lo hanno visto coinvolto direttamente nella sua opera: “L’ultimo partigiano di Dio”.

L’incontro con Padre Gabriele Amorth

LdM: “Cosa ti ha spinto ad avvicinarti al “mondo dell’esorcismo”, negato spesso dagli spessi cristiani, forse per paura, forse perché non confidano nel Signore? Quanto di tutto questo è riportato nel libro che hai scritto?”.

Paolo: “Io mi sono avvicinato a questa realtà, perché purtroppo ho avuto un caso familiare, una persona che ha subito un male spirituale, una possessione. Ed è stata curata proprio da padre Gabriele Amorth, attraverso le preghiere di esorcismo. Da questo, è nata con lui una forte amicizia, che mi ha portato -non per merito, ma per grazia- ad accompagnarlo, fino agli ultimi istanti di vita in ospedale. Quando il Signore lo ha richiamato a se, dentro di me è nata l’esigenza di non far perdere questa forte testimonianza. Lui era un sacerdote vivo, forte, che per tanti anni ha dato filo da torcere al maligno, rappresentando l’opera di Cristo. Vorrei fare in modo che non si dimentichi la sua opera: il maligno l’ha sofferta talmente tanto, che farebbe di tutto per farlo dimenticare e sarebbe un grande errore.

Chi era davvero Padre Gabriele Amorth?

Nel libro, “L’ultimo partigiano di Dio”, ho parlato del mio rapporto personale con padre Gabriele. Ho riportato nel testo esperienze dirette, confronti suoi personali con il demonio, durante gli esorcismi. Soprattutto, ho voluto evidenziare quali sono tutti i mali che possono colpire una persona, per definire le trappole del maligno e per non caderci. Spero che il lettore possa trovare spunti e appigli, per rafforzare la fede e magari -chi ne ha una debole- cominciare a riflettere sugli episodi che realmente sono accaduti a padre Gabriele, durante le preghiere”.

LdM: “Come parleresti di padre Amorth a chi non lo conosce ancora?”

Paolo: “Padre Gabriele Amorth è una straordinaria figura sacerdotale, esorcista per ben 31 anni, nella Diocesi di Roma. Ha completato il suo cammino terreno, esercitando 90.000 esorcismi e centinaia e centinaia di liberazioni. Ha veramente incarnato il mandato cristologico, con la sua precisa e puntuale evangelizzazione. Ha fatto in modo che tante persone non cadessero nelle trappole del maligno. Lui aveva lanciato, infatti, una sorta di campagna informativa, su quelle che sono le attività del maligno, ordinarie e straordinarie. Questo ha strappato tante anime al maligno”.

Combattere satana con l’ironia

LdM: “Raccontaci anche gli “aspetti umani” e la sua simpatia. So che la sua grande umiltà lo distingueva da altre persone, che pur parlano pubblicamente. Ha scritto moltissimi libri, partecipato a moltissime trasmissioni televisive, ha fatto molta evangelizzazione, però la sua umiltà è rimasta intatta”.

Paolo: “Era la sua arma vincente. Lui è stato un uomo umile e umorista, allo stesso tempo. La sua umiltà lo ha sempre posto come vincente, davanti al maligno. Il maligno -che è borioso e saccente di natura- quando si trovava davanti a padre Gabriele, che si spogliava di tutto, non sapeva dove attaccarlo. Durante un esorcismo, ad esempio, satana si vantava di essere il vero Dio. “Io sono il vero Dio, non il tuo capo”-gli diceva il maligno e, quando diceva “il tuo capo”, si riferiva ovviamente a Gesù Cristo. Padre Gabriele rispose puntualmente: “Si, si è vero -pensa- sei il Dio dell’Inferno, sei il Dio della perdizione. Pensa che bel Dio che sei”. Ed aggiunse: “Sai qual è la verità? Che io non valgo una cicca, ma pure tu non vali una cicca. La differenza tra me e te è che io servo Dio e tu sei contro Dio”! Per questo, rimani un eterno perdente”. Il demonio in quel momento abbassò la cresta, vedendo e riconoscendo l’umiltà di padre Gabriele”.

(Don Gabriele Amorth- Websource/GloriaTv)

Come nasce il titolo del libro: “L’ultimo partigiano di Dio”

LdM: “Come hai scelto il titolo del libro?”

Parla: Padre Amorth, tra i 16 e i 18 anni, fu davvero un partigiano, contro l’invasore nazista. E, in tutta la sua vita, poi, ha lottato per cacciare l’invasore, il maligno, per allontanare dalla vita delle persone il male. E’ stato un partigiano a tutti gli effetti!”.

La Luce di Maria ringrazia Paolo Vizzacchero per la sua precisissima testimonianza.

Antonella Sanicanti

Qui trovate il libro – “L’ultimo partigiano di Dio”: “Librogabrieleamorth.com”

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