Medjugorje: i segreti di Padre Amorth, “i ragazzi sono sinceri”

Uno dei primi sacerdoti a recarsi a Medjugorje fu Padre Amorth. Sin da subito è stato uno dei primi sostenitori della veridicità delle apparizioni mariane.

Medjugorje Padre Amorth

Secondo alcune testimonianze esisterebbe un libro di appunti segreti che il padre  esorcista rimpinguava ogni volta che tornava in Bosnia.

Padre Amorth, chi era

Scomparso di recente, il compianto Padre Gabriele Amorth è stato uno dei più influenti esorcisti della Chiesa Cattolica del ‘900. Il sacerdote si è battuto per tutta la vita affinché il Vaticano riconoscesse l’ordine degli esorcisti ed alla fine ottenne un successo. Adesso i Sacerdoti esorcisti hanno un’associazione internazionale strutturata e delle procedure d’intervento chiare.

A partire dagli anni ’80, Padre Amorth divenne uno dei più convinti sostenitori della veridicità delle apparizioni a Medjugorje. All’epoca la Chiesa stava investigando e per decenni non ha espresso un parere su quel fenomeno. Purtroppo l’esorcista non riusci a vedere il riconoscimento prima di morire. Al termine di una lunga indagine, infatti, la commissione Ruini ha giudicato veritiere le prime sette apparizioni. Senza contare che adesso la Chiesa cura la pastorale di Medjugorje e che un domani potrebbe esserci un riconoscimento definitivo.

Gli appunti segreti su Medjugorje

Quella del riconoscimento delle apparizioni di Medjugorje può essere considerata l’altra grande battaglia di Padre Amorth. Il primo viaggio del Sacerdote nella località di culto mariano avvenne nel 1981 e già in quel caso era pienamente convinto di quanto visto. In una quaderno segreto, infatti, l’esorcista appuntò: “I ragazzi sono sinceri”. Alla presenza della Madonna credeva ciecamente e “Con tutto sé stesso”, convinto che i veggenti e i pellegrini bosniaci fossero l’esercito della Madonna contro il maligno.

Colpito dalla fede di questi ragazzi e dal fatto che la Madonna avesse scelto quel luogo per contrastare l’avanzata del male, Padre Amorth ci tornò diverse volte. Durante ogni visita, l’esorcista pregava, incontrava pellegrini e parlava con i veggenti, quindi appuntava le sue impressioni (quegli appunti oggi sono un libro intitolato ‘Un esercito contro il male’). Oggi sarebbe soddisfatto dell’apertura di Papa Francesco a questo luogo, sancita dalla presenza del suo Vicario al Mladifest.

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Luca Scapatello

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