Olanda: Gesù è vivo ma la Chiesa Cattolica rischia di scomparire

Cosa sta accadendo alla Chiesa Cattolica in Olanda?

Il paese nord europeo è uno dei più colpiti dalla crisi, la Chiesa potrebbe persino scomparire.

Chiesa Cattolica crisi Olanda
padre Michiel Peeters

Continua la crisi della Chiesa cattolica in Olanda, in questi giorni si dibatte sulla dismissione della Cattedrale di Santa Caterina a Utrecht

La crisi olandese

La crisi della chiesa cattolica (e delle religioni in generale) in Olanda è un problema di cui si discute da tempo. L’abbandono dei luoghi di culto da parte dei cittadini olandesi è avvenuto a cavallo tra gli anni ’60 e ’70, periodo di profondo mutamento sociale a cui le nuove generazioni hanno aderito in pieno. In quel periodo la chiesa olandese non ha avuto la capacità di ammodernarsi in tempo e non ha nemmeno educato i fedeli al concetto di fede. Il risultato è che le generazioni successive a quel periodo non hanno avuto nemmeno una blanda educazione religiosa e che con il passare degli anni le parrocchie si sono progressivamente svuotate.

La mancanza di fedeli ha portato ad una mancanza di proventi (in Olanda le parrocchie vengono mantenute con le sole offerte libere dei fedeli). Questo ha portato a Conferenza episcopale olandese a dismettere le chiese e vendere gli edifici. Tra la fine degli anni ’90 e l’inizio dei 2000, decine le chiese dismesse. Gli edifici sono stati adibite a locali, palestre, night club e persino circhi (fenomeno che potrebbe verificarsi anche in Italia). Il trend non è cambiato nemmeno negli anni successivi. Nel 2015 l’Olanda era il Paese europeo con il record di chiese dismesse. Il problema, dunque, è ben noto, ma solo negli ultimi giorni è tornato a far discutere, dopo che la parrocchia della Cattedrale di Santa Caterina ha ventilato l’ipotesi di dismettere lo storico edificio di culto.

Crisi Chiesa cattolica, padre Peeters: “L’incontro con Gesù funziona ancora”

Padre Michiel Peeters, sacerdote dell’Università di Tilburg, ha spiegato a ‘Tempi‘ che non tutto è perduto e che nella sua esperienza ha potuto osservare come la gente sia pronta ad accogliere Gesù. I suoi 8 anni come cappellano gli hanno permesso di osservare una crescita di fede tra i locali: alle prime messe partecipavano solo 4-5 persone, tutte oltre i 60 anni di età, mentre adesso sono almeno 30 i giovani che frequentano assiduamente e altri 200 quelli che vanno a Messa almeno una volta a settimana.

Un miglioramento notevole che fa ben sperare per il futuro. Padre Peeters conclude: “L’incontro con Gesù che può rispondere alle aspirazioni e colmare il cuore dell’uomo, funziona. Ogni anno ci sono decine di battesimi e nel 2019, nel clima in cui viviamo, la gente cambia, da cinica diventa curiosa. Per me è sorprendente”, d’altronde aggiunge, “Cristo non ha detto: Io sono consuetudine. Ma Io sono verità”.

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Luca Scapatello

 

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