Oggi 8 marzo: San Giovanni di Dio. Inventa un modo mai visto prima di curare i malati

Fondatore dell’Ordine ospedaliero Fatebenefratelli, San Giovanni di Dio ha scoperto ciò che più conta nella cura dei malati. 

Nella sua vita svolse tanti mestieri, poi una folgorante conversione portò San Giovanni di Dio a ideare un nuovo approccio verso i malati e a prendersi cura di loro.  Con il nome di Juan Ciudad, nacque a Montemoro – Novo nei pressi di Lisbona l’8 marzo 1495.  È un bambino irrequieto quando a 8 anni scappa di casa e si ritrova a vivere nelle campagne della Castiglia, a Oropesa. 

Santo dell'8 marzo: San Giovanni di Dio
San Giovanni di Dio – photo web source – lalucedimaria.it

Prima lavora come pastore al servizio di una famiglia, poi a 27 anni si arruola nell’esercito e vive una vita avventurosa. Si trova anche a rischiare l’impiccagione per aver perso un bottino di guerra. Prende parte anche alla campagna militare per liberare Vienna dall’assedio musulmano dell’impero ottomano. Girovaga per gran parte d’Europa svolgendo vari lavori: fa il venditore ambulante e poi apre una libreria. Questo è il lavoro che lo appassiona di più ed è attratto soprattutto dai libri di spiritualità. 

La conversione e la fede fervente

Si trovava a Granada, dove si era trasferito stabilmente quando nel 1539, all’età di 44 anni incontra il mistico Giovanni d’Avila, poi diventato santo. Ascoltare la sua predica lo colpisce profondamente e avviene in un lui una conversione folgorante. Gli appare chiara la necessità di soffrire per Gesù. Inizia una trasformazione di vita che lo porta a fare molte penitenze anche pubbliche, sentendosi un grande peccatore.  

Santo dell'8 marzo: San Giovanni di Dio
San Giovanni di Dio – photo web source – lalucedimaria.it

Queste pubbliche penitenze gli portano incomprensioni ed è considerato pazzo. Viene rinchiuso nel manicomio dell’Ospedale Reale e lì, a contatto con i malati psichiatrici comprende molte cose. Con l’aiuto di san Giovanni d’Avila che gli fa da guida spirituale afferra il vero senso dell’offerta della sofferenza per il Signore e successivamente si reca in pellegrinaggio a santuario di Santa Maria di Guadalupe nell’Estremadura. 

Durante questo viaggio comprende come orientare la sua vita e qual è la sua missione: aiutare i malati. Va dal vescovo e davanti a lui si impegna a vivere per chi soffre. Insieme a due confratelli che si uniscono alla sua vocazione, indossa un saio con la croce e fonda la Congregazione dei Fratelli della Misericordia.  

La cura non solo fisica del malato

In manicomio San Giovanni di Dio nel vedere e vivere insieme ai malati psichici vede lo stato di abbandono in cui versano soprattutto per quel che riguarda lo stato affettivo. Comprende che il vero modo di curare i malati, anche i più gravi, non è legato solo alla rimozione o al miglioramento delle loro malattie fisiche, ma passa dall’ascolto e dal colmare i loro bisogni affettivi e spirituali. 

Santo dell'8 marzo: San Giovanni di Dio
San Giovanni di Dio – photo web source – lalucedimaria.it

 A questo scopo riesce a fondare un primo ospedale a Granada e poi uno a Toledo e contemporaneamente si prende cura anche dei più emarginati: orfani, disoccupati, prostitute. Nella prima fase della sua conversione andava a mendicare per i poveri dicendo alle persone a cui si rivolgeva per strada: “Fate del bene a voi stessi. Fate bene, fratelli!“. Per questo l’Ordine ospedaliero da lui fondato prese poi il nome di Fatebenefratelli, così come venivano chiamati i membri della Congregazione.  

Via via gli aderenti si specializzarono sempre di più studiando nelle migliori università così che gli ospedali raggiunsero livelli di eccellenza.  San Giovanni di Dio non ha avuto modo di portare avanti al missione molto a lungo. Ammalatosi di polmonite muore l’8 marzo 1550 nel giorno in cui avrebbe compiuto 55 anni. I suoi ultimi istanti sono in ginocchio stringendo un crocifisso al petto. Prima di morire i suoi rimpianti erano tre, come rivela all’arcivescovo. Avvertiva infatti tre mancanze: “La prima, aver servito così poco Nostro Signore, mentre ho ricevuto tanto. La seconda, i bisognosi, le persone uscite dal peccato e i poveri ritrosi che ho preso a mio carico. La terza, questi debiti che ho contratto per Gesù Cristo”, sono le sue parole. 

Non lascia nessuna Regola scritta, ma 45 anni dopo il nuovo Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio redige una Regola in cui sono codificati i suoi insegnamenti. Canonizzato nel 1609, è patrono dei medici, degli infermieri e degli ospedali.  

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