Gesù è il nome più utilizzato nel Nuovo testamento, ma sono anche altri i nomi che vengono attribuiti a Lui. Un culto presente fin dai primi tempi della Chiesa e promosso, nel XIV secolo, da un Santo. La memoria liturgica di oggi ci permette di focalizzare la nostra attenzione e di comprenderne il significato.
È nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo che vive ogni respiro della propria esistenza un cristiano. E’ stato grazie a San Giovanni Paolo II che questa festa è stata ripristinata.
In questo terzo giorno del mese di gennaio, la chiesa ricorda e venera il Santissimo nome di Gesù. Un nome da sempre onorato e venerato nella Chiesa, vede la nascita di un suo vero e proprio culto solo nel XIV secolo, ad opera di San Bernardino da Siena.
Nel 1530, papa Clemente VII autorizzò l’Ordine Francescano a recitare l’Ufficio del Santissimo Nome di Gesù; e la celebrazione ormai presente in varie località, fu estesa a tutta la Chiesa da papa Innocenzo XIII nel 1721.
Una festività liturgica presente sino agli anni ’70 del Novecento, quando poi è stata soppressa. Papa Giovanni Paolo II ha ripristinato al 3 gennaio la memoria facoltativa nel Calendario liturgico Romano.
Il significato del nome Gesù è quello di “Salvatore”.
Nei libri del Nuovo Testamento il nome usato maggiormente è Iēsoûs, che attraverso la mediazione del “Iesus” adottato dalla Vulgata latina ha originato l’italiano “Gesù”.
La Vulgata e le versioni moderne della Bibbia applicano il nome “Gesù” al solo Gesù di Nazaret, lasciando supporre che questi avesse un nome, per così dire, unico e speciale.
“Cristo” compare nel Nuovo Testamento complessivamente 529 volte. Spesso unito al nome proprio Gesù (Gesù Cristo). Il sostantivo, o meglio aggettivo sostantivato, deriva dal verbo “ungere”, e significa dunque letteralmente “unto”.
“Signore” è applicato a Gesù 125 volte, soprattutto in Atti e nelle Lettere. Spesso è unito all’aggettivo “nostro”, che ha generato l’espressione cristiana stereotipata “nostro Signore Gesù Cristo”.
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O Signore nostro Dio,
quanto è grande il tuo nome su tutta la terra:
sopra i cieli s’innalza la tua magnificenza.
Con la bocca dei bimbi e dei lattanti
affermi la tua potenza contro i tuoi avversari,
per ridurre al silenzio nemici e ribelli.
Se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita,
la luna e le stelle che tu hai fissate,
che cosa è l’uomo perché te ne ricordi?
E il figlio dell’uomo perché te ne curi?
Eppure l’hai fatto poco meno degli angeli,
di gloria e di onore l’hai coronato:
gli hai dato potere sulle opere delle tue mani,
tutto hai posto sotto i suoi piedi;
tutti i greggi e gli armenti,
tutte le bestie della campagna,
gli uccelli del cielo e i pesci del mare,
che percorrono le vie del mare.
O Signore nostro Dio
quanto è grande il tuo nome su tutta la terra.
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