Oggi 24 gennaio: San Francesco di Sales. È il patrono dei giornalisti per un motivo

Tanto venerato, San Francesco di Sales è Dottore della Chiesa,  si adoperò per ritrovare la comunione con i cristiani separati dalla Chiesa e la sua nomina a patrono dei giornalisti è legata a una sua particolare attività.

Figlio di una nobile famiglia di Boisy nella Savoia, San Francesco di Sales nacque il 21 agosto 1567. Si formò nei migliori collegi francesi compiendo gli studi presso i Gesuiti e per assecondare il volere paterno studiò diritto all’Università di Padova.  

Oggi 24 gennaio: San Francesco di Sales
San Francesco di Sales – photo web source

 L’afflato religioso era molto forte in lui e veniva soprannominato l’”Angelo” per la sua assidua frequentazione dell’Eucarestia. Dopo essersi laureato con il massimo dei voti diventò avvocato, ma la sua vocazione era quella alla vita religiosa e presto fu ordinato sacerdote. Aveva 26 anni e iniziò a ricoprire il ruolo di arciprete della Cattedrale di Ginevra. Era stimato per le qualità di grande carità, diplomazia, equilibro e rettitudine.  

Si dedicava alla predicazione, in chiesa e nelle piazze. Aiutava i poveri, visitava i malati e trascorreva molto tempo in confessionale avendo a cuore sopra ogni cosa la salvezza delle anime. Nella sua oratoria parlava in modo tale da poter essere compreso da tutti, per far conoscere il Signore ad ognuno. Questo non piaceva a suo padre che avrebbe voluto che lui usasse esclusivamente citazioni latine e greche con un linguaggio dotto ed elitario. 

L’attività “giornalistica” per convertire i calvinisti

Nella regione del Chablais in cui operava si era ampiamente diffuso il calvinismo. San Francesco di Sales cercava il dialogo per tentare di arrivare ad una comunione e far sorgere una conversione nei fratelli separati.  

Oggi 24 gennaio: San Francesco di Sales
San Francesco di Sales – photo web source

Ma la semplice predicazione non portava buoni frutti. Aveva di fronte molta ostilità e non c’era disponibilità all’ascolto. Allora lui decise di ideare un altro metodo: si mise a scrivere e a diffondere volantini e manifesti che riportavano in modo conciso e puntuale i principali punti della fede cattolica. Li affiggeva ai muri, li faceva scivolare sotto le porte delle case, sviluppando così un’attività di comunicazione immediata e diretta che somiglia molto a quella giornalistica. Proprio per questo diventerà in seguito il patrono dei giornalisti. Questo sistema produsse conversioni e una cessazione delle ostilità.  

L’amicizia con Santa Francesca de Chantal

A 32 anni diventò vescovo di Annency. La sua predicazione attraeva anche i nobili. La sua orazione era capace di arrivare al cuore di tutti. Usava toni colloquiali e familiari con espressioni ricche di esempi, in modo da coinvolgere l’intelligenza ponendo anche domande e fornendo le risposte. Affermava:  “Non ditemi che sono un grande predicatore, ma ditemi, se lo sono, che sono buono, servo di Gesù e delle anime”. 

Durante la predicazione quaresimale a Digione conobbe Giovanna Francesca Freymont de Chantal, con la quale instaurò una profonda amicizia che si espresse anche attraverso un carteggio epistolare di direzione spirituale.  

Nle 1608 scrisse indirizzando a lei Filotea che indica il nome ideale di chi ama o vuole amare Dio, e l’Introduzione alla vita devota. In esso sono riassunti in modo pratico e concisi i principi della vita interiore per amare Dio nella quotidianità. 

San Francesco di Sales e Santa Giovanna de Chantal collaborarono ad opere come la fondazione della Congregazione della Visitazione di Santa Maria, che nasceva ad Annency nel 1610 con lo scopo di soccorrere i poveri. Diversi anni dopo la Congregazione si trasformò in un monastero claustrale che esiste tuttora, in cui le monache sono denominate visitandine.  

Oggi 24 gennaio: San Francesco di Sales
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L’influenza nella spiritualità europea secentesca

Nel 1616 Francesco scrisse il Trattato dell’amor di Dio, un’opera di alto livello teologico nella forma di una lunga lettera indirizzata all’amico Teotimo. Nel 1622, nonostante fosse malato e debole venne chiamato a Lione. Intraprese il viaggio sfidando anche le intemperie metereologiche. Il 28 dicembre 1622, all’età di 55 anni, morì nella città francese. Il 24 gennaio dell’anno successivo la sua salma fu traslata ad Annency e posta alla venerazione dei fedeli nella basilica della Visitazione , per esser poi sepolto nella chiesa a lui dedicata nel centro della città. È stata scelta questa data come memoria liturgica.  

Nel 1665 verrà canonizzato e nel 1877 fu proclamato Dottore della Chiesa. Considerato come il padre della spiritualità cristiana moderna, San Francesco di Sales ha influenzato importanti personaggi non solo francesi, ma del vasto panorama europeo del Seicento. Anche esponenti del Calvinismo si convertirono al cattolicesimo per suo merito. A lui si sono ispirate diverse congregazioni religiose tra cui la Famiglia Salesiana fondata da San Giovanni Bosco. 

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