Vergine che, a soli 9 anni, decide di diventare suora, indossando l’abito delle Sante Vergini. Nonostante è contraria, all’età di 15 anni viene eletta come guida delle suore di un convento nella Tuscia. Successivamente, fonda lei stessa un convento, seguendo la disciplina di San Domenico.
L’umiltà e la regola domenicana saranno le sue compagne di vita. Una scelta presa sin da ragazzina che mai abbandonerà.
In questo ventesimo giorno del mese di aprile, la chiesa venera Sant’Agnese da Montepulciano. E’ una religiosa appartenente al secondo Ordine domenicano.
Di nobile famiglia toscana, entra giovanissima nel monastero delle “Sorelle del sacco” di Montepulciano. Dopo sei anni si trasferisce nel nuovo convento di Proceno, presso Viterbo, divenendone badessa l’anno successivo. Nel 1306 fonda a Montepulciano un monastero intitolato a Santa Maria Novella, inizialmente soggetto alla regola di Sant’Agostino, ma presto passato sotto la cura dei frati domenicani. Divenutane priora, mantiene la carica sino alla morte.
La sua figura gode di grande popolarità sin dalla morte grazie ad una biografia agiografica redatta da Raimondo da Capua: anche Caterina da Siena le è devota e due delle sue nipoti sono monache nel suo convento. Anche Lorenzo Sordini Mariani ha scritto presto un libro sulla sua vita. Viene canonizzata da papa Benedetto XIII il 10 dicembre del 1726.
Il suo corpo incorrotto è conservato a Montepulciano, nella chiesa a lei intitolata, in un’urna collocata sopra l’altare maggiore. Nella sagrestia e nei locali del santuario sono custodite numerose testimonianze della santa.
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O amabile Sant’Agnese,
che siete la speranza e il sostegno di quanti a voi ricorrono,
rivolgete dal Cielo, ove sedete gloriosa insieme alla consorella Santa Caterina da Siena,
il vostro sguardo benigno sulle nostre miserie
e stendete le ali della vostra protezione sopra di noi.
O Sant’Agnese, Sposa immacolata di Cristo,
impetrateci la salute dell’anima e del corpo.
Amen.
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