Oggi 18 marzo: San Cirillo di Gerusalemme. Intrepido difensore della fede si batte contro gli eretici

San Cirillo, vescovo di Gerusalemme e dottore della Chiesa, difenderà il dogma della fede contro l’eresia ariana.

Per la sua strenua difesa dell’ortodossia per ben tre volte sarà costretto all’esilio dagli eretici seguaci dell’arianesimo.

Santo del 18 marzo: San Cirillo di Gerusalemme
San Cirillo di Gerusalemme (18 marzo) – photo web source

Cirillo nasce a Gerusalemme nel 315, agli albori dell’età costantiniana, nel momento di una svolta, importantissima ma non priva di insidie, della storia della Chiesa. Quando cioè la fede cristiana esce dalla clandestinità per divenire religione accettata e ufficiale.

Giovane sacerdote e poi vescovo dalla dottrina cristallina

Nell’anno 345 Cirillo viene consacrato sacerdote da san Massimo, vescovo di Gerusalemme, nella stessa città santa dove era nato. Ancora è giovane quando diventa sacerdote. Ma la sua maturità dottrinale è tale da fargli ricevere l’incarico di preparare al battesimo i catecumeni della Chiesa di Gerusalemme. Per loro compone l’opera delle cosiddette Catechesi, che gli frutta immediata celebrità.

Quando muore San Massimo diventa vescovo di Gerusalemme. Ha appena trentacinque anni. Grande conoscitore della Sacra Scrittura, Cirillo può fare assegnamento su una rigorosa formazione dottrinale. Si fa così valoroso difensore dell’ortodossia cattolica in un momento di cruciale importanza: nel pieno della controversa con l’arianesimo, i cui sostenitori avevano creduto di trovare nel vescovo di Gerusalemme un valido appoggio.

Valoroso difensore della fede e della città santa di Gerusalemme

All’esatto opposto, Cirillo proteggerà con la propria predicazione i dogmi e le verità della fede cristiana dagli assalti delle dottrine eretiche dei seguaci di Ario, dai quali sarà più volte costretto ad andare in esilio. Per ben tre volte sarà bandito per la sua difesa dell’ortodossia.

Difende con coraggio la città dall’imperatore Giuliano l’Apostata, intenzionato a costruire una nuova cinta di mura sulla città distrutta. Si narra racconta che, in quella circostanza, una serie di folgori, terremoti e saette abbiano distolto l’Apostata dal suo proposito e permesso al santo vescovo Cirillo, che in esilio aveva trovato rifugio a Tarso, di fare rientro a Gerusalemme.

Prende parte attiva al Concilio di Costantinopoli dove, forte della sua inarrivabile dottrina, confuta con decisione le tesi ereticali di Macedonio e Ario. Muore a Gerusalemme, nella sua città natale, dopo più di 35 anni di episcopato, 16 dei quali passati in esilio.

Papa Leone XIII lo onorerà come Dottore della Chiesa nel 1882.

Santo del 18 marzo: San Cirillo di Gerusalemme
San Cirillo di Gerusalemme (18 marzo) – photo web source

Preghiera a San Cirillo di Gerusalemme

Dacci, te ne preghiamo. Dio onnipotente, per intercessione del beato vescovo Cirillo, di avere di te, solo vero Dio, e di Colui che mandasti, Gesù Cristo, una tale conoscenza, che meritiamo di essere perpetuamente annoverati nelle pecorelle che ascoltano la sua voce.

Impostazioni privacy