Patrona della città di Vercelli e sorella del vescovo di quella diocesi, questa Santa nella vita in convento ha cercato “cibo spirituale”. Ha portato sollievo ai poveri di quella città e a tutti coloro che a lei si rivolgevano.
Scarne sono le notizie circa la sua vita ma, nonostante tutto, sappiamo che eccelle in virtù e santità.
In questo diciottesimo giorno del mese di febbraio, la chiesa venera Santa Costanza da Vercelli. Vissuta nel V secolo d.C., si sa che è stata trovata una lapide nel Duomo di Vercelli (nelle fondamenta) che porta inciso il nome di Costanza e di sua sorella, che avevano probabilmente vissuto assieme nel convento attiguo al Duomo stesso.
Gli storici interpretano quest’incisione e le date ad essa annesse, come quelle di morte delle due sorelle. Costanza, dalle poche notizie che si hanno, dona la sua vita a Dio. Un dono segno di purezza, di candore e di assiduità nella preghiera.
Ma soprattutto il suo aiutare i poveri e coloro che a lei si rivolgono, è stato da esempio anche per le sue consorelle.
Costanza cerca ogni occasione possibile per alleviare le pene della popolazione dell’epoca, in un periodo nel quale freddo e mancanza di cibo portavano le persone alla disperazione. Il suo compito è anche quello di “dare luce” dove esiste solo il buio di quell’epoca, speranza dove speranza non è facile trovare, amore in un ambiente nel quale la violenza e la sopraffazione generano crudeltà tra persone.
Si sa che probabilmente la santa abbia dedicato molto tempo a chi necessitava di conforto spirituale e aiuta i miserabili dell’epoca, illuminando con la sua bontà un Medioevo dal punto di vista sanitario e sociale molto duro.
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O spiriti celesti e voi tutti Santi del Paradiso, volgete pietosi lo sguardo sopra di noi, ancora peregrinanti in questa valle di dolore e di miserie.
Voi godete ora la gloria che vi siete meritata seminando nelle lacrime in questa terra di esilio. Dio è adesso il premio delle vostre fatiche, il principio, l’oggetto e il fine dei vostri godimenti. O anime beate, intercedete per noi!
Ottenete a noi tutti di seguire fedelmente le vostre orme, di seguire i vostri esempi di zelo e di amore ardente a Gesù e alle anime, di ricopiare in noi le virtù vostre, affinché diveniamo un giorno partecipi della gloria immortale.
Amen.
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