Santa Prisca: prima donna della storia a subire il martirio

Le vicende biografiche di Santa Prisca sono molto interessanti, ma, al tempo stesso, difficili da collocare nella storia. Il motivo è nascosto nelle fonti.

Santa Prisca
Santa Prisca (photo websource)

Perché le vicende relative alla vita di Santa Prisca sono state spesso confuse con quelle di altre Sante? C’è un problema di fondo, legato a quanto accaduto nel corso della storia. Le difficoltà nello stabilire quale fosse, realmente, la vera identità della Santa di cui oggi festeggiamo la memoria liturgica, si legano al fatto che spesso le fonti che la riguardano potrebbero, con ogni probabilità, riferirsi a tre persone diverse. Ebbene si, ci sono tre personalità che rispondono al nome di Prisca, tutte relative al periodo di dominio di Claudio II (III secolo). Cerchiamo, per quanto possibile di fare un po’ di chiarezza in tal senso.

Santa Prisca negli “Acta”

Partiamo da un presupposto di fondo. Stiamo parlando di una Santa vissuta nel III secolo: questo dovrebbe già metterci in guardia sull’attendibilità di tutto ciò che è stato scritto su di lei, o meglio, su quanto è arrivato a noi. Affidandoci a una delle fonti più attendibili, gli Acta S. Priscae, sappiamo che subì il martirio sotto l’Imperatore Claudio II. Le notizie sul martirio, se ben scavate, possono darci un’informazione molto importante. Il motivo sta nel fatto che, cercando a ritroso nomi di Santi – in Occidente -che (per come era concepita la Santità al tempo, quasi solo esclusivamente relativa al martirio) offrirono la vita per Cristo, non troviamo nomi di donne. Ebbene, la Santa Prisca festeggiata oggi fu la prima donna a onorare la sua Santità con la “Palma del Martirio”.

I contatti e i rapporti con l’Apostolo delle genti

La stessa fonte ci offre una notizia non indifferente. Sappiamo, dalla lettura degli Acta, che la Santa fu battezzata all’età di tredici anni da San Paolo, Apostolo delle genti, nel periodo in cui soggiornava a Roma (sappiamo infatti che San Paolo fece della missione il fulcro della sua evangelizzazione).

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Il martirio

La protomartire romana, dunque, subì il martirio sotto Claudio II. Prisca sembra stata essere decapitata nel corso delle persecuzioni. La sepoltura, secondo quanto si apprende dalle fonti, è avvenuta sulla Via Ostiense. Solo successivamente il suo corpo fu portato sull’Aventino. I problemi sull’identità nascono nel corso dell’ VIII secolo, quando si iniziò a identificare la Santa con diverse personalità. Alcuni storici la identificavano con Prisca, moglie di Aquila, di cui parla lo stesso San Paolo.

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