San Lorenzo, diacono e martire è tradizionalmente legato a feste e usanze popolari nel giorno della sua memoria liturgica. Dalla fede ardente, è morto tra le fiamme.
San Lorenzo, che si commemora oggi 10 agosto, è un santo molto popolare e la sua festa, che cade nel pieno dell’estate è per tradizione legata a usanze popolari di vatio genere. Il suo attributo iconografico è la graticola per il tipo di morte che fece. Le fiamme infatti, sono un elemento che ritorna nei festeggiamenti del folklore popolare, come per l’uso dei falò sulla spiaggia nella notte della sua festa.
Anche le stelle cadenti, che nella notte di San Lorenzo è tradizione ricercare nel cielo con la testa all’insù rappresentano le fiammelle ardenti che lo portarono alla morte, ma anche le fiamme della sua fede, viva e bruciante.
Santo di oggi 10 agosto: San Lorenzo
Da sempre rappresentato con l’abito dei diaconi, la dalmatica, si ritiene infatti che lo fosse, anche se nella figura di San Lorenzo, come accade per molti santi dei primi secoli, realtà e leggenda si fondono e non è dato conoscere la verità dei fatti con assoluta certezza.
Sarebbe nato intorno al 225 nell’Impero Romano, precisamente nell’Hispania Tarraconensis (Aragona), nella città di Huesca (Osca in latino), anche se neanche questo dato è certo. Ebbe modo di studiare a Saragozza e il suo maestro fu il futuro papa Sisto II.
Lo seguì a Roma quando questi diventò pontefice e lui fu ordinato diacono. È considerato il patrono dei diaconi. Su incarico del papa amministrava i beni della Chiesa e si occupava di prestare assistenza ai poveri. Per questi incarichi è ritenuto uno dei primi archivisti e tesorieri della Chiesa.
Venne il tempo della persecuzione ai cristiani dell’Imperatore Valeriano che condannò a morte innanzitutto vescovi e sacerdoti e i nobili che erano diventati cristiani venivano condannati solo all’esilio. Anche papa Sisto II fu tra le vittime di questa persecuzione e venne decapitato.
Il martirio sulla graticola
Prima di essere condannato si narra che i persecutori gli chiesero di portare all’imperatore i tesori della Chiesa. Allora lui avrebbe chiamato vari poveri e avrebbe risposto: “Ecco i tesori della Chiesa”. Dopo questo atto lo improgionarono. Fu il centurione Ippolito che lo fece incarcerare nel sotterraneo della sua casa.
Accadde un miracolo: un prigioniero insieme a Lorenzo, che si chiamava Lucillo, era cieco. Venendo a contatto con il Santo si mise a parlare e all’annuncio del Vangelo si convertì tanto da voler essere battezzato. Subito dopo aver ricevuto il Battesimo da San Lorenzo riacquistò la vista.
Solo pochi giorni dopo la morte del pontefice Sisto, però, la stessa sorte toccò al diacono Lorenzo. La data tradizionalmente ritenuta quella del martirio del Santo è il 10 agosto 258. Intorno alla sua uccisione circolano vari racconti leggendari come quello che vuol mostrare la fede e la forza della preghiera di San Lorenzo e afferma che durante il supplizio sulla graticola, dove bruciava tra le fiamme, è in tale comunione con il Signore che non sente nemmeno il dolore fisico. Secondo questa narrazione il Santo dice al suo carnefice: “Sono già cotto da questo lato, mi dovresti girare”.
Non si sa se sia andata proprio così e se davvero in quella circostanza abbia potuto fare una battuta del genere. Questo episodio è contenuto in un’antica Passio, ed è menzionato anche da sant’Ambrogio nel De officiis ministrorum. Nello stesso si riporta la frase con cui il martire mentre si rivolgeva ai suoi assassini gli disse: Assum est… versa et manduca, “È cotto… girami e mangia”.
Il culto nel corso del tempo
Già dal IV secolo ci sono attestazioni del culto a San Lorenzo. L’imperatore Costantino fece costruire un oratorio sul luogo del suo martirio. In seguito, papa Pelagio II fece costruiure una grande basilica in quel posto.
Era composta da tre navate e l’abside nell’antica chiesa si trovava sulla sommità della collina dove il Santo fu sepolto. Poi, papa Onorio III nel XIII secolo fece unificare i due edifici e prese vita la Basilica di San Lorenzo fuori le mura che esiste tutt’oggi.
Molte altre chiese gli sono state dedicate in vari luoghi del mondo nel corso dei secoli e in alcuni posti si sono verificati anche dei prodigi e miracoli per sua intercessione.