Durante la Novena a San Charbel Maklouf (1828-1898, Libano), comprenderemo quanto lui sia, in effetti, molto vicino alle nostre speranze e possa essere il nostro intercessore, presso Dio Padre.

Appartenne all’Ordine Maronita, un gruppo di Monaci operanti anche in Libano. In quel luogo, precisamente ad Annaya, si venera il suo sepolcro, la sua storia, che attira, ogni giorno, tantissimi fedeli.
Tra il 1926 e il 1927, venne avviato il suo processo di Canonizzazione, ma chiunque ne avesse sentito parlare lo riteneva già Santo, anche prima della morte.
I Monaci, con il loro Superiore in testa, spostarono le pietre per accedervi: il corpo di Charbel era ancora intatto, dopo tutti quegli anni, e ancora pregno di quel liquido.
Il Superiore gli asciugò il viso e il volto del Santo libanese vi rimase impresso. Quel panno è ancora conservato al Monastero di Annaya.
Novena a San Charbel – ottavo giorno
Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
O Dio, vieni a salvarmi. Signore vieni presto in mio aiuto.
Gloria; Veni Creator Spiritus; Credo Apostolico.

Ottavo giorno: O San Charbel, quando ti penso in ginocchio su un intreccio di ramoscelli, nel digiuno, nella penitenza, oppure in estasi nel Signore, la mia speranza e fiducia nella tua intercessione aumenta. Ti prego aiutami, affinché egli possa concedere la grazia che imploro (…). Amen. San Charbel, pienezza di gioia in Dio, aiutami.
O dolce Gesù, che hai portato il tuo amatissimo Charbel fino alla santità, concedimi la grazia di esserti fedele fino alla morte. Ti amo, o mio Salvatore. Amen.
Pater; Ave; Gloria.
Antonella Sanicanti
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