In questi nove giorni, che precedono la celebrazione del dogma dell’Immacolata Concezione, vogliamo farci accompagnare dalle riflessione dell’umile, quanto incisivo, Vescovo, che amava farsi chiamare semplicemente don Tonino Bello.
Così, alla divinità di Maria, concepita senza peccato e partoriente senza aver conosciuto uomo, per mezzo dello Spirito Santo, potremo attribuire quegli appellativi. Essi sono citati da don Tonino Bello nei suoi scritti e la rendono anche mamma, sorella, amica, donna di ogni epoca, insomma una di noi, anche se prescelta da Dio, per il più grandioso dei progetti.
Don Tonino Bello definisce “Maria, donna missionaria”:
Certo, nel Vangelo si trovano tanti passi che manifestano più concretamente la funzione missionaria di Maria. Basterebbe pensare alla visita presso la cugina Elisabetta. Sembra quasi che la Vergine si muova sotto la spinta dello stesso verbo che ha sollecitato l’Angelo Gabriele a portare a Nazaret il lieto annunzio: “Fu mandato”. “Missus est” (…). E, portando Cristo nel grembo, è divenuta il primo ostensorio di lui, ha inaugurato le processioni del Corpus Domini, ed è andata a portare annunci di liberazione ai parenti lontani.
A questo e ad altri passi, si potrebbe pensare ogni volta che si parla di Maria come messaggera della buona novella. (…) Santa Maria, donna missionaria, concedi alla tua Chiesa il gaudio di riscoprire, nascoste tra le zolle del verbo mandare, le radici della sua primordiale vocazione. Aiutala a misurarsi con Cristo, e con nessun altro”.
O Vergine, bella come la luna, delizia del cielo, nel cui volto guardano i beati e si specchiano gli Angeli, fa’ che noi, tuoi figli, ti assomigliamo, e che le nostre anime ricevano un raggio della tua bellezza che non tramonta con gli anni, ma che rifulge nell’eternità.
O Maria, sole del cielo, risveglia la vita dovunque è la morte e rischiara gli spiriti dove sono le tenebre. Rispecchiandoti nel volto dei tuoi figli, concedi a noi un riflesso del tuo lume e del tuo fervore. Salvaci, o Maria, bella come la luna, fulgida come il sole, forte come un esercito schierato, sorretto non dall’odio, ma dalla fiamma dell’amore. Amen. 3 Ave.
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Antonella Sanicanti
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