Novena a Sant’ Espedito. Nono giorno

Novena a Sant’ Espedito. Nono giorno
Sant’ Espedito

Novena a Sant’ Espedito, il Santo e Martire, la cui memoria si celebra il 19 Aprile.
Espedito è il nome che assunse al momento della sua conversione, per cui nessuno storico o religioso è riuscito mai a risalire alla sua famiglia di origine.

Nacque e visse nel III-IV secolo e fece parte di un gruppo di convertiti al cristianesimo, che venne martirizzato a Melitene (odierna città turca Malatya).
Dopo aver dato delle indicazioni (quelle più veritiere) sulla vita di Sant’ Espedito e qualche cenno sui luoghi italiani ed esteri, dove è possibile venerarlo, sottolineiamo che sono ancora tante le regioni da visitare, per chi volesse cercare una chiesa a lui dedicata. In particolare, il culto di Sant’ Espedito è vivo in Abruzzo, in Calabria, in Emilia Romagna, nel Lazio, in Liguria, in Lombardia, in Piemonte, in Puglia, in Sardegna, in Toscana, in Veneto.

A Roma, ad esempio, la chiesa di Santa Maria di Loreto espone una statua del Santo.
E’ considerato il Santo delle cause urgenti, quasi come se il suo nome evocasse un tale carisma.
Ed è in questo modo e per questo motivo che vogliamo pregarlo con convinzione anche noi, per affidare a lui le nostre “problematiche”, quelle che richiedono una soluzione istantanea, sicuri che non ci lascerà nell’abisso del insoluto.

Novena a Sant’ Espedito

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
O Dio, vieni a salvarmi. Signore, vieni presto a soccorrermi. Gloria.
Cuore sacratissimo di Gesù, prega per noi.
Cuore Immacolato di Maria, prega per noi.
Sant’ Espedito, prega per noi (3 volte).

18 Aprile – 9° giorno
Volgi pietosamente lo sguardo ai poveri peccatori che, già prossimi alla morte, non pensano di provvedere efficacemente alla loro salvezza. Fa’ che si convertano sinceramente al Signore prima di presentarsi al suo giudizio. Prega, o grande Santo, affinché nell’ora della morte siamo resi degni di udire le parole uscite dal cuore divino di Gesù: “Oggi sarai con me in Paradiso” e, dopo averti imitato nell’amore e nella fedeltà al Redentore crocifisso, meritiamo di partecipare alla tua gloria in cielo.
Pater, Ave, Gloria.

Antonella Sanicanti

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