Come non essere tristi di fronte allo scempio di Parigi.
Oggi, che abbiamo perso anche Notre-Dame de Paris, il luogo di culto della religione cattolica in Francia, monumento storico, patrimonio dell’umanità e dell’Unesco, vogliamo ricordare al mondo la bellezza di moltissime opere artistiche, che esistono grazie alla devozione e alla fede cristiana.
Noi italiani (e non solo noi) non dobbiamo fare altro che gironzolare nelle vie della nostra città per apprezzarlo.
Mentre ribadiva che il “Natale è la natività di una persona che ha fatto una rivoluzione, per cui l’uomo non deve odiare l’altro”, ricordava anche che “quelli che vogliono togliere il crocifisso, quelli che non vogliono festeggiare il Natale, quelli che non fanno il presepe” non hanno compreso che non abbiamo bisogno di integrazione, ossia di mescolare i valori di ogni cultura.
Vittorio Sgarbi parlava della possibilità di considerare il concetto alternativo di “disintegrazione”, per cui si attuerebbe “l’idea che nessuno integri niente: ognuno è integralmente se stesso e ognuno è curioso dell’altro”.
Del resto, il Signore nostro Gesù Cristo, morto per riportare ogni pecora all’ovile del buon Pastore, non intendeva, forse, ribadire che solo l’amore verso l’altro, che passa obbligatoriamente attraverso il rispetto e la comprensione autentica, mostra il vero volto di Dio?
Antonella Sanicanti
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