Norcia, donne in posa con i pancioni per la ricostruzione: “La resilienza è mamma”

Per quale motivo le mamme di Norcia hanno posato con il pancione in vista?

Per comunicare che c’è ancora vita e che la ricostruzione riparte dagli abitanti stessi.

Norcia, donne in posa con il pancione
(Messaggero)

Norcia, la ricostruzione parte dalle mamme

Nell’ottobre del 2016 un violento terremoto ha trasformato in un incubo la vita degli abitanti di Norcia. A causa della violenza del sisma il 65% degli edifici pubblici e privati del centro storico sono crollati, altri sono rimasti seriamente danneggiati e gran parte dei residenti sono stati costretti a traslocare nella case prefabbricate messe a disposizione dallo stato, in attesa che ne vengano costruite delle nuove. In questi tre anni molte persone hanno deciso di lasciare Norcia, un modo per voltare pagina, per trovare un lavoro e per ritrovare un senso alla propria vita, senso che il terremoto aveva in parte cancellato.

Non tutti però hanno abbandonato l’idea che Norcia può essere il luogo in cui passare la propria vita, crescere, mettere su famiglia e veder crescere i propri bambini (lo dimostrano anche le preghiere a San Benedetto dei cittadini). A diffondere il messaggio che nella città umbra c’è ancora vita e dunque speranza per il futuro, sono state dieci mamme. Queste donne hanno scelto di rimanere per dare un futuro alla propria famiglia e per legarlo indissolubilmente a Norcia ed alla sua ricostruzione. Quindi per invogliare altri ragazzi a rimanere hanno aderito all’idea della fotografa Deisy Valli di posare per una foto che fosse emblematica della loro scelta.

La foto con i pancioni per il futuro di Norcia

La foto consiste in un panorama di Norcia con le dieci donne in primo piano e con il pancione in bella vista. L’immagine ha un significato potente, poiché sta ad indicare che la cittadinanza non si è lasciata abbattere dalla catastrofe naturale e che nutre ancora speranza in un futuro fulgido per gli abitanti e per la città stessa. Non a caso l’autrice dello scatto ha scelto di intitolarla “Resilienza è mamma“, volendo indicare come la capacità di far fronte ad eventi traumatici e riorganizzare la propria è tipica delle mamme, ovvero che proprio da queste inizia l’opera di ricostruzione. Lo scatto, risalente al 2018, è stato molto apprezzato dai cittadini e non solo. Nel 2019 ne è stato fatto un secondo, questa volta con le mamme che tengono in braccio in nuovi abitanti di Norcia, il futuro della città.

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Luca Scapatello

Fonte: Il Messaggero

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