Nella cattolica Spagna la fiera dell’occultismo. Dove siamo arrivati?

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Certamente considerare la Spagna come un modello di fede è identificarla come centro della cristianità sembra ormai impossibile, dopo il ciclone Zapatero e dopo un Partito Popolare non disposto, benché al governo, a modificare in senso restrittivo la legge sull’aborto, parlare ancora di «cattolicissima Spagna» pare decisamente fuori luogo. Ma vi sono anche altri segnali, generalmente considerati marginali, che rappresentano in tal senso un forte campanello d’allarme ed un autentico, grave attentato alla fede cattolica.

Uno di questi è, ad esempio, il fatto che proprio a Madrid si sia svolto, da giovedì 2 a domenica 5 ottobre, il XXXIV Forum delle scienze occulte e spiritistiche con ospiti quali la sciamana messicana Liz Padmadevi, giunta peraltro in sostituzione di Maria Apaza, cultrice dei riti ancestrali del popolo andino Quero, assente per motivi di visto, ma ritenuta talmente irrinunciabile da spingere gli organizzatori a volerla recuperare al più presto. Tra le sue varie pratiche, figura la «lettura delle foglie di coca».

Non solo: da mercoledì scorso e fino al 12 ottobre ad Atocha, nei pressi della capitale iberica, è aperta al pubblico la XV Fiera esoterica. Ad ingresso gratuito, tanto per non farsi sfuggir nessuno… Oltre 50 gli stand da tutti i Paesi del mondo – tra gli altri, Brasile, Messico, Perù, Belgio, Marocco, Tibet – con talismani ed amuleti, libri, cristalloterapia e minerali, mercanzia varia. In più, conferenze e seminari su chiromanzia, astrologia energetica, meditazione, canalizzazione degli angeli, telepatia con animali, fasi lunari, fenomeni paranormali, trapianto di piante e taglio di capelli. Oltre a gruppi musicali di yoga kundalini e cori gospel, che sostengono di usare la vibrazione spirituale e l’energia cinetica per trasformare la negatività in pace e armonia.

Solo folclore? Banalizzare tutto in questo modo sarebbe sbagliato. Ed imprudente. Il Catechismo della Chiesa Cattolica, infatti, non la pensa così. Ed, al n. 2116, è molto chiaro: «La consultazione degli oroscopi, l’astrologia, la chiromanzia, l’interpretazione dei presagi e delle sorti, i fenomeni di veggenza, il ricorso ai medium manifestano una volontà di dominio sul tempo, sulla storia ed infine sugli uomini ed insieme un desiderio di rendersi propizie le potenze nascoste. Sono in contraddizione con l’onore e il rispetto, congiunto a timore amante, che dobbiamo a Dio solo». Ci siamo dentro in pieno.

Quali obiettivi si propongono, infatti, di conseguire tanto i promotori del Forum quanto quelli della Fiera? Apparentemente cose bellissime: purificare l’anima, conseguire la felicità, risvegliare la coscienza, la pace interiore, l’amore e la saggezza. Ma con pratiche assolutamente condannate dalla Chiesa. Lo stesso numero dell’edizione di quest’anno della manifestazione, il 15, han spiegato gli organizzatori avere un significato magico: «E’ il segno del diavolo», sostenendo sul quotidiano spagnolo Abc di voler così «affrontare l’eccesso di energia negativa ed oscura che la società ha accumulato»…

Ma in questo caso l’intenzione non basta. Poiché, al n. 2117, il Catechismo di nuovo afferma in modo esplicito: «Tutte le pratiche di magia e di stregoneria con le quali si pretende di sottomettere le potenze occulte per porle al proprio servizio ed ottenere un potere soprannaturale sul prossimo – fosse anche per procurargli la salute – sono gravemente contrarie alla virtù della religione. Tali pratiche sono ancora più da condannare, quando si accompagnano ad un’intenzione di nuocere ad altri o quando in esse si ricorre all’intervento dei demoni. Anche portare amuleti è biasimevole. Lo spiritismo spesso implica pratiche divinatorie o magiche. Pure da esso la Chiesa mette in guardia i fedeli». Il Catechismo specifica dunque come neppure tendere ad un fine buono – quello di procurare la salute -, sfruttando uno strumento cattivo – sciamanesimo, occultismo, superstizione, pseudoscienze -, renda tale pratica meno grave. Il fatto quindi che le istituzioni spagnole abbiano permesso lo svolgimento di tali kermesse fa emergere la sostanziale indifferenza, quando non una patente contrarietà alla fede cattolica.

Tra le «cerimonie del fuoco», celebrate in apertura della fiera, ve n’è stata una abbinata ad un fantomatico «Albero dei desideri». Già questo dovrebbe allarmarci: per un altro Albero i progenitori, Adamo ed Eva, di guai ce ne hanno decisamente causati sin troppi. Meglio non ripetere l’errore di allora…

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