Nel segreto la massoneria vuol distruggere la Chiesa, il pericolo parte dal passato

 

 

MINACCE DAL PASSATO PER LA CHIESA DI OGGI

Nel diciannovesimo secolo venne scritto “l’Istruzione permanente dell’Alta Vendita”, un documento che conteneva istruzioni su come operare nella Chiesa dall’interno e corromperla. Fu redatto dalla Carboneria ottocentesca, precisamente da Giuseppe Mazzini, con lo pseudonimo di Piccolo Tigre. Secondo molti studi, Carbonari e Massoni avevano molto in comune, per questo il testo procura ancora oggi grandi preoccupazioni, nei confronti di quella corrente avversa al cristianesimo che, come leone ruggente, cerca di stanarci e divorarci, parafrasando la lettera di San Pietro. Ecco alcuni stralci del documento che non lasciano dubbi sugli intenti massonici:
“Ora dunque per assicurarci un Papa secondo il nostro cuore si tratta prima di tutto di formare, a questo Papa, una generazione degna del regno che noi desideriamo. Lasciamo in disparte i vecchi e gli uomini maturi; andate invece diritto alla gioventù, e, se è possibile, anche all’infanzia … Alla gioventù bisogna mirare, bisogna sedurre i giovani: è necessario che noi attiriamo la gioventù anche senza se ne accorga, sotto la bandiera delle società segrete. Per avanzarci, a passi contati ma sicuri, in questa via pericolosa, due cose sono assolutamente necessarie. Voi dovete avere l’aria di essere semplici come colombe, ma insieme voi dovete essere prudenti come serpenti. (…) Una volta che la vostra reputazione sarà stabilita nei collegi, nei ginnasi, nelle università e nei seminari: una volta che voi vi sarete accattivata la fiducia dei professori e dei giovani, procurate che specialmente coloro che entrano nella milizia clericale ricerchino la vostra conversazione (…).
Questa reputazione (…) aprirà alle nostre dottrine il cuore del giovane clero e degli stessi conventi. Fra qualche anno questo giovane clero avrà, per forza di cose, invase tutte le funzioni; egli governerà, amministrerà, giudicherà, formerà il consiglio del sovrano, e sarà chiamato ad eleggere il Papa del futuro. Questo Papa, come la più parte dei suoi contemporanei, sarà più o meno necessariamente imbevuto, anche lui, dei principi (…) umanitari che noi cominciamo ora a mettere in circolazione. Fate che il Clero cammini sotto le vostre bandiere, credendo di camminare sotto la bandiera delle Chiavi Apostoliche.”.
“Date la libertà di coscienza agli eretici, agli ebrei, agli atei, ma abbiate cura che non ne godano il prete e i cattolici (…). Per distruggere l’influenza del prete tagliategli i beni che lo rendono indipendente, riducetelo al salario dell’impiegato dello Stato (…). Diminuite il numero delle feste, impiegate le domeniche con esercizi, banchetti, divertimenti e occupazioni che allontanino il popolo dalla morale evangelica (…). Per togliere al prete l’affezione assoluta che lo rende caro al popolo studiatevi di incatenarlo a una famiglia, sollevate l’opinione contro il celibato (…)”.
Il testo sembra molto attuale e decisamente attuabile. La sua semplicità fa paura, poiché lascia intravedere l’innesco di un meccanismo di controllo psicologico sul clero, e su tutti noi, di conseguenza, che solo una mente maleficamente perversa riesce ad elaborare e a portare avanti, con determinazione.
Attenti, dunque, a cosa si legge, a cosa si sceglie di fare, a quali luoghi si frequentano, a quali ideologie si abbracciano: molte cose potrebbero non essere come appaiono.

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