Il Natale è anche il periodo dei doni e dei regali. Ma il regalo diventa ancora più bello e gradito quando è acquistato nei negozi della propria città.
“Comprare a km 0 per un Natale di qualità”. In Puglia, l’iniziativa per permettere una ripresa economica dei negozi, a partire proprio da questo periodo natalizio.
Tanti saranno i doni che, anche se in pieno periodo pandemico, ognuno di noi farà per amici e parenti. La tv e i media ci invitano ad acquistare on-line sui grandi siti di e-commerce, dietro alla scusa di “evitare assembramenti ed affollamenti nei negozi e per le strade”. Una scusa che sta letteralmente distruggendo la piccola economia locale cuore pulsante dell’azienda Italia.
Tanti i negozi che, in questi due periodi di lockdown, sono stati costretti a chiudere; tante le aziende fallite e, coloro che invece sono riusciti a sopravvivere, arrancano e cercano di combattere e contrastare in ogni modo lo strapotere del commercio on-line.
Per questo motivo, in Puglia parte, proprio da questi primi giorni di dicembre, un’iniziativa voluta e creata dall’associazione di comuni “Cuore della Puglia“: un Natale di qualità e a km 0.
Cesti natalizi solidali contengono prodotti tipici del territorio, frutto di un lavoro etico. Prodotti biologici a km 0 che potranno esser acquistati nelle aziende iscritte alla Rete del lavoro agricolo di qualità: “L’iniziativa è nata perché vorremmo dare un sostegno alle attività agricole e d’allevamento colpite dalla crisi.
In questo periodo abbiamo pensato che sia più utile impiegare le nostre risorse per acquistare una serie di cesti da associazioni di agricoltori, o che si occupino comunque di valorizzazione di prodotti tipici, da dare in beneficenza” – spiega il sindaco di Acquaviva, uno dei 10 comuni pugliesi che hanno aderito all’associazione.
Un progetto che si propone anche all’adesione di altre associazioni con lo stesso medesimo scopo. “Le aziende potranno acquistare i prodotti e, i cesti che riusciremo a confezionare, saranno donati a diverse realtà come la Caritas e gli empori solidali presenti nei Comuni. Il cibo di qualità non deve essere negato agli indigenti tutti devono accedere al biologico e ai prodotti di qualità” – conclude il sindaco.
Un’iniziativa che non si fermerà a quest’anno, ma che si presenta come trampolino di lancio per aiutare proprio quelle piccole aziende, magari a conduzione familiare, che stanno vedendo i sacrifici di tanti anni andare in fumo a causa delle restrizioni delle norme anti-Covid e, in particolare, a causa di uno shopping che, piano piano, sta scomparendo.
Fonte: bari.repubblica.it
ROSALIA GIGLIANO
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