Monsignor Schneider: “L’immigrazione è un piano orchestrato per indebolire la cristianità”

Monsignor Schneider: "L'immigrazione è un piano orchestrato per cancellare la cristianità"Intervistato dal quotidiano ‘Il Giornale’, il vescovo di Astana monsignor Athanasius Schneider si è detto sicuro che l’attuale flusso migratorio faccia parte di un piano orchestrato affinché venga messa in discussione la cristianità in Europa. Una dichiarazione forte quella del vescovo, parte di un lungo ragionamento che inizia dall’osservazione di una generale confusione all’interno della Chiesa, cominciata addirittura durante il Concilio Vaticano II. L’intervista a monsignor Schneider parte proprio dalla confusione che regnerebbe all’interno del Vaticano sulla quale dichiara: “Già quarant’anni fa Papa Paolo VI constatò con realismo la seguente situazione all’interno della vita della Chiesa”, sostiene il vescovo di Astana riferendosi alla celebre frase del pontefice in cui diceva che “Il fumo di satana è entrato nel Tempio di Dio”, quindi aggiunge: “Questa situazione si è aggravata negli ultimi decenni”. Proprio la confusione interna alla chiesa avrebbe permesso, a suo avviso, la pianificazione di una sostituzione etnica che avrebbe messo in crisi la cristianità: questo perché una Chiesa debole e confusa avrebbe permesso l’instillazione nella società di idee non conformi con i dettami religiosi.

Monsignor Schneider: “I poteri forti vogliono far crollare la cristianità”

Quando l’intervistatore infatti gli chiese cosa ne pensa della crisi migratoria, il vescovo Schneider risponde: “Il fenomeno della cosiddetta ‘immigrazione’ rappresenta un piano orchestrato e preparata da lungo tempo da parte dei poteri internazionali per cambiare radicalmente l’identità cristiana e nazionale dei popoli europei”. Non è chiaro a quali poteri internazionali il vescovo si riferisca, se all’unione europea o a qualche lobby che avrebbe interesse nella multiculturalità, fatto sta che nel completare il suo pensiero a riguardo aggiunge: “Questi poteri usano l’enorme potenziale morale della Chiesa e le loro strutture per conseguire più efficacemente il loro obiettivo anti-cristiano e anti-europeo. A tale scopo si abusa il vero concetto dell’umanesimo e persino il comandamento cristiano della carità”.

Insomma per il vescovo ci troveremmo di fronte ad un complotto contro la cristianità a cui, a quanto pare, solo il nuovo governo si starebbe opponendo: “Se un governo di una determinata nazione europea tenterebbe di accentuare più la propria sovranità e la propria identità storica, culturale e cristiana di fronte al totalitarismo di una specie di nuova Unione Sovietica, la quale si chiama oggi l’Unione Europea con un’ideologia inconfondibilmente massonica, ciò è certamente da lodare”.

Luca Scapatello

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