Si è svolto a Roma il pellegrinaggio giubilare del Monastero WiFi: laici da tutta Italia per chiedere l’indulgenza e pregare sulle tombe degli apostoli.

Sabato 20 settembre oltre 2000 pellegrini hanno percorso le vie di Roma per raggiungere la Basilica di San Pietro e richiedere l’indulgenza plenaria del Giubileo. Sono i monaci del Monastero WiFi, non un ordine religioso, ma un popolo di laici che da ogni parte d’Italia si sono dati appuntamento nella città eterna, come ogni anno.
In questo 2025, però, il Capitolo Generale del Monastero WiFi ha avuto una diversa modalità, quella appunto del pellegrinaggio. Si è trattato del VII Capitolo per coloro che da sette anni hanno formato una rete, sempre più diffusa e radicata in tante città, per aiutarsi a vivere da laici ma come i monaci, mettendo Dio al centro di ogni azione quotidiana.
A Roma il pellegrinaggio giubilare del Monastero WiFi
Arrivati da ogni parte d’Italia, i monaci WiFi si sono incontrati a metà mattina alla Basilica di San Paolo fuori le mura, per pregare sulla tomba dell’apostolo delle genti. Lì hanno avuto luogo due catechesi: don Riccardo Cendamo e l’abate cistercense padre Mauro Giuseppe Lepori hanno introdotto i pellegrini all’intensa giornata spirituale che li avrebbe attesi.

Subito dopo, infatti, sfidando le alte temperature del clima romano, questo popolo di monaci laici, tra cui anche diverse famiglie con bambini, si è incamminato verso la Basilica di San Pietro. Il tragitto è stato percorso in preghiera, con la recita di due rosari. Le meditazioni ai misteri sono state a cura di don Francesco Buono e di don Massimo Vacchetti.
Passo dopo passo, in un percorso di 8 chilometri, i pellegrini sono giunti a Castel Sant’Angelo, condotti quasi alla meta da un’intensa catechesi di padre Maurizio Botta. Tutti i sacerdoti che hanno accompagnato i monaci hanno illustrato e condotto verso la finalità del pellegrinaggio giubilare, e quindi la richiesta dell’indulgenza plenaria per sè o per un defunto, una grazia immensa, una possibilità a cui attingere in questo Anno Santo.
Con la piena consapevolezza del grande dono che la Chiesa dona con il Giubileo, i monaci WiFi sono arrivati ad attraversare la Porta Santa tra canti, preghiere e litanie dei Santi, portando nel cuore una viva emozione. A rafforzare la gratitudine per la possibilità di rinnovare la propria vita, di sperimentare la misericordia di Dio e proseguire il cammino esistenziale e di fede con uno slancio nuovo e forte c’è stata anche la celebrazione della Santa Messa.
I monaci laici in cammino: una realtà in crescita ricca di entusiasmo
Presieduta da mons. Aurelio Gazzera, carmelitano e vescovo coadiutore di Bangassou, nell’Africa centrale, e concelebrata da diversi sacerdoti che guidano e partecipano alle attività del Monastero WiFi, la celebrazione eucaristica sulla tomba di San Pietro ha concluso l’incontro giubilare che ha ricevuto in forma scritta la benedizione apostolica di papa Leone XIV.

La realtà del Monastero WiFi, nata nel 2018 da un’idea della giornalista e scrittrice Costanza Miriano e di un gruppo di sue amiche, si è estesa negli anni con la formazione di numerosi “monasterini”, così vengono affettuosamente chiamati, in varie città italiane.
L’esigenza di fare rete, rimanendo in contatto attravero social e mezzi wireless, e potentemente connessi con il cuore in amicizie autentiche e profonde proprio perché radicate in Cristo, è forte e ha trovato via via sempre maggiori adesioni.
In un mondo in cui si avverte una grande necessità di trovare il sostegno dei fratelli nella fede per affrontare una quotidianità avvolta nell’aridità della società che esclude il Dio trinitario il Monastero WiFi è una risposta concreta.
L’aiuto reciproco è palpabile, la forza dell’amore divino che si trasmette nelle relazioni di chi desidera più di ogni altra cosa essere abitato da Lui, si alimenta costantemente nella vicinanza WiFi e si fa abbraccio vivo e reale negli incontri in presenza. La volontà e la richiesta personale e comune di vivere con, per e in Cristo diventa comunione vera in una Chiesa che vuole essere sempre più viva.